Cernusco, calci e pugni per uno sgarbo. L'assessore: "Sono criminali, non bulli"

Si commenta il pestaggio del Parco degli Alpini: "Violenza premeditata di giovani adulti"

Una banda di vent'enni ha aggredito dei coetanei

Una banda di vent'enni ha aggredito dei coetanei

Cernusco sul Naviglio (Milano), 18 agosto 2018 - "Non è stato un atto di bullismo, ma una violenza criminale premeditata". È la dura reazione di Nico Acampora, assessore all’Educazione, alla condanna di quattro giovani aggressori che, insieme a una decina di complici, un anno e mezzo fa hanno picchiato selvaggiamente e umiliato un gruppetto di cinque o sei coetanei. É successo in pieno giorno al Parco degli Alpini, una zona tranquilla della città. Un fatto rimasto sotto traccia per molti mesi e che, dopo la condanna di questi giorni, ha lasciato tutti sotto choc. E ieri Cernusco si è svegliata sotto una doccia ghiacciata.

"Siamo di fronte a giovani adulti che sapevano bene quel che facevano: non si può parlare solo di bullismo, che ha caratteristiche diverse. È un episodio criminale iniziato nel mondo virtuale, i social, che poi ha avuto ricadute terribili nel mondo reale», dice Nico Acampora che, lavorando come educatore, di bullismo e di giovani se ne intende. «Il bullismo si contrasta con la prevenzione e dà segnali ben riconoscibili – continua –. L’anno scorso abbiamo realizzato un’intensa attività di prevenzione nelle scuole di Cernusco, con interventi mirati per sensibilizzare i ragazzi: i potenziali carnefici, le vittime e i possibili testimoni che potrebbero accorgersi di qualcosa e farsi avanti per denunciare». Quella accaduta nel 2017 al Parco degli Alpini è stata un’aggressione violenta, a calci e pugni senza pietà.

Un pestaggio durato a lungo, con in più l’umiliazione della cintura dei pantaloni stretta come un guinzaglio attorno al collo della vittima. E l’aggressore che, mentre continuava a picchiare il ragazzo, urlava: «Ora sei il mio cagnolino». Tutto passato sotto silenzio. «È evidente che questi ragazzi non stanno bene, vivono livelli importanti di disagio – continua Acampora – e quindi è impensabile che non abbiano mai dato segnali di allarme. Per fortuna, in un fatto così drammatico, c’è stato un segnale positivo: una passante ha chiamato i carabinieri, segno che nella nostra comunità ci sono gli anticorpi per contrastare l’illegalità».

Sicurezza e parchi sotto controllo. Così, il sindaco Ermanno Zacchetti tranquillizza i cittadini. «Dati alla mano, fatti di questa natura sono da considerarsi l’eccezione: questi accadimenti risalgono a un anno e mezzo fa, tra l’altro con protagonisti solo in parte residenti a Cernusco», è il commento del primo cittadino, che tra le deleghe ha quella alle Politiche giovanili. «I nostri parchi sono vissuti soprattutto dalle famiglie. Il Parco degli Alpini sarà oggetto, nei prossimi mesi, di un’opera di manutenzione straordinaria: rimetteremo a nuovo l’area giochi, per renderlo ancora più accogliente». Pattuglie serali per evitare il radicarsi della criminalità. «Il terzo turno della Polizia locale garantisce controlli anche di sera – conferma il sindaco – e, soprattutto nei mesi estivi, sono estesi fino a mezzanotte. Quando fatti del genere comunque accadono, la città è vigile: grazie alle segnalazioni dei cittadini e al lavoro delle forze dell’ordine, è in grado di individuare i colpevoli. La nostra è una realtà assolutamente viva e positiva».