Delitto di Cernusco, ex amanti e complici nel mirino della Procura

Al momento l'unico indagato per l'omicidio di Gabriella Fabbiano è il netturbino Mario Marcone. Intanto si continua a cercare nella cava l'arma utilizzata dal killer

La vittima Gabriella Fabbiano

La vittima Gabriella Fabbiano

Cernusco sul Naviglio (Milano), 12 dicembre 2016 -  Si stanno concentrando sulla posizione dell'ultimo compagno della vittima e su quella di un altro ex amante della donna, le indagini della Procura milanese sull'omicidio di Gabriella Fabbiano, la 43enne uccisa con un colpo di pistola e ritrovata senza vita nel laghetto di una cava a Cernusco sul Naviglio. Gli accertamenti, coordinati dai pm Francesco Cajani e Alberto Nobili, sono estesi anche ad un altro paio di persone, in quanto, secondo gli inquirenti, il killer, che avrebbe avuto una relazione con la Fabbiano, avrebbe agito con l'aiuto di almeno un complice.

Sono ancora in corso, tra l'altro, nel lago dove è stato ritrovato il corpo le ricerche dell'arma del delitto (si tratta probabilmente di una pistola di piccolo calibro). Inoltre, sono attesi per le prossime ore i risultati degli accertamenti scientifici che potrebbero fornire riscontri oggettivi, a partire dall'esatta data della morte, con i quali confrontare le dichiarazioni rese dai testimoni e quelle eventuali di Mario Marcone, l'ex compagno della donna, al momento l'unico indagato, che non è ancora stato sentito. Gli inquirenti attendono anche gli esiti degli esami tossicologici, perché la donna - questa è una delle ipotesi al vaglio - potrebbe anche essere stata narcotizzata prima di essere uccisa. Per ora nel fascicolo risulta indagato Mario Marcone, che stava frequentando la donna nell'ultimo periodo.