Cassina, spray al peperoncino in chiesa

Fuggi-fuggi e attimi di panico domenica alla affollatissima Messa delle Palme

Don Massimo Donghi

Don Massimo Donghi

Cassina de' Pecchi (Milano), 15 aprile 2019 - Spray urticante nella chiesa gremita per la Messa delle Palme, paura e fuggi fuggi fra i fedeli. Allarme rientrato nel giro di una decina di minuti. Nessun malore grave, e fortunatamente nessun ferito. Sul responsabile del gesto, mistero. Sulla matrice, anche. Dell’episodio sono stati informati i carabinieri. Tutto è avvenuto domenica poco dopo le 11,30, orario omelia, all’interno della chiesa Santa Maria Ausiliatrice, in pieno centro storico. Chiesa affollata per la Messa, sull’altare con alcuni coofficianti il parroco don Massimo Donghi. È lui che racconta. «All’improvviso ho percepito trambusto e movimento in fondo alla chiesa, nelle ultime file. All’inizio non ho capito, ho persino pensato a qualche discussione. Ma c’era gente che tossiva, si sentiva male».

A questo punto qualcuno ha informato il parroco, mentre erano sempre di più i fedeli che accusavano problemi a respirare e avvertivano il classico bruciore alla gola. Mentre qualcuno iniziava a precipitarsi fuori, al microfono il parroco ha fatto aprire tutte le porte, e invitato i fedeli a defluire sul sagrato, senza panico. Qualche momento di paura, tuttavia, non è mancato. La messa è stata ripresa dopo un quarto d’ora. Nessuno ha avuto bisogno di interventi di soccorso. «Quando siamo rientrati era rimasto nell’aria qualche cosa di pungente - il parroco - anche io ho ancora mal di gola». In rete lo sgomento dei cittadini. «Ero con il mio nipotino di 3 anni, lui per fortuna non ha sentito niente. Io ho ancora tosse e mal di gola». «Gesto incivile, in un luogo di culto e pieno di anziani e bambini. Speriamo si trovino i responsabili».

In chiesa  presente, accompagnato da un sacerdote coofficiante, un folto gruppo di fedeli della comunità filippina. Tutto avrebbe preso il via proprio mentre il sacerdote asiatico iniziava la propria omelia in lingua madre. «A quel punto - uno dei racconti - si è sentito un gran trambusto dal fondo della chiesa, con gente che tossiva, faticava a respirare e iniziava a correre fuori». Chiunque abbia agito, mescolato alla calca della messa, lo ha fatto dalle ultime postazioni, quelle più vicine all’ingresso, dove gli effetti urticanti sono stati avvertiti con maggiore prepotenza. Si parla di un uomo, ma nulla di chiaro, al momento, è emerso.