Cassano, 15 denunce: lo stalker va ai domiciliari

Minacce e aggressioni: incubo finito per la vicina di casa

L'intervento dei carabinieri

L'intervento dei carabinieri

Cassano d'Adda (Milano), 11 aprile 2018 - L'incubo è finito. Nella mattinata di ieri, i carabinieri di Cassano d’Adda, su ordine della Procura di Milano, hanno proceduto all’arresto di un 45enne italiano, sposato e padre di due figli, accusato di atti persecutori e in seguito sottoposto ai domiciliari nella sua abitazione di via Leonardo Da Vinci a Cassano. Come raccontato dal nostro giornale, più di quindici negli ultimi mesi, fra denunce e integrazioni, le segnalazioni con referti medici allegati, presentate in caserma da una sua vicina di casa, che si riteneva vittima di minacce e stalking. Ora è arrivato il provvedimento che la donna attendeva insieme ad altri vicini di casa impauriti per le varie aggressioni. In quel conglomerato di palazzi di via Leonardo Da Vinci il 45enne era infatti considerato un personaggio particolarmente irascibile e violento.

Specialmente nei confronti della 43enne, madre di due minori, diventata una sorta di ossessione per quell’uomo che l’avrebbe anche aggredita fisicamente, come dimostrerebbero i referti medici prodotti ai carabinieri dalla vittima, preoccupata anche per le sue due bambine. "Ho saputo dal mio legale degli arresti domiciliari di questa persona – ha detto ieri - proprio quando avevo perso ogni speranza. Adesso spero di ritrovare la serenità insieme a tutta la mia famiglia".

Che, a causa delle “attenzioni” del 45enne accusato di atti persecutori, sarebbe stata costretta a trasferirsi a giorni alterni durante la settimana nell’abitazione di un parente che abita in un Comune nei pressi di Cassano. "Collaborando con le forze dell’ordine e la Procura alle fine si ottengono i risultati sperati – ha dichiarato l’avvocato Concetta Sannino, legale della donna vittima di stalking – Nel giro di sei mesi abbiamo ottenuto la misura degli arresti domiciliari. Una decisione della Procura che considero un primo passo in tutta questa vicenda".

Il nome del 45enne finito agli arresti domiciliari figura anche nella denuncia di una 23enne, un’altra vicina di casa, che poche settimane fa ha raccontato ai carabinieri di aver avuto una discussione molto accesa con il dirimpettaio, a seguito di incomprensioni di vicinato, alla fine della quale è stata afferrata al collo e spinta all’indietro con il rischio di rotolare dalle scale del condominio.