Fase 2 a Cassano, il ritorno alla normalità è la sosta a pagamento

Malumori per il ripristino del ticket nel giorno della riapertura dei negozi

Un parcometro

CASSANO D ADDA - ARCHIVIO - PARCHEGGI A PAGAMENTO - FOTO CANALI - PER REDAZIONE MARTESANA/METROPOLI - CERRI/PINCIONI/STIMOLO.

Cassano d'Adda (Milano), 18 maggio 2020 - Ripristino del ticket da pagare per il parcheggio a strisce blu. L’emergenza sanitaria diminuisce la sua intensità e si prova a tornare alla normalità con la riapertura delle attività commerciali e da, oggi, si ritorna anche al pagamento del parcheggio con la consueta tariffa oraria di 60 centesimi e con due possibilità al giorno di poter usufruire gratuitamente della sosta per 15 minuti.

Lo stop ai pedaggi era in vigore dal 6 aprile scorso pensato per agevolare i cittadini nei momenti critici dell’emergenza sanitaria. La decisione presa dall’Amministrazione comunale di Cassano ha suscitato perplessità ed apre alle polemiche sulla poca attenzione da parte dell’ente pubblico al sostegno del commercio locale. Fra i più inflessibili Andrea Savino, coordinatore locale di Forza Italia: "Il Comune doveva sterilizzare il periodo a sue spese, così come accade in altre città, sarebbe stato un segnale importante a sostegno dei commercianti mentre invece, a quanto pare, si è persa un’altra occasione per sostenere l’economia locale e contrastare i disagi più in generale dei cittadini in questi momenti particolari della vita di tutti noi".

La gestione dei parcheggi a strisce blu è stata concessa con gara pubblica alla Sct sistemi di controllo traffico di Alassio, ma la conferma del ripristino del tagliando esposto sul cruscotto arriva dal vicesindaco Vittorio Caglio che richiama tutti all’attenzione delle normative: "Si deve tenere presente che c’è un bando pubblico da rispettare".

Un ritorno alla normalità, per le attività economiche locali, sormontato da mille incognite fra direttive poco chiare e misure da rispettare. Fra le richieste dei commercianti, non solo il blocco del pagamento della Tosap, già previsto nel decreto Ministeriale, ma anche la possibilità di utilizzare più spazio all’aperto a ridosso delle proprie bar o ristorante. "Preso atto dei provvedimenti che riguardano la riapertura - spiega Vittorio Caglio - stiamo vagliando iniziative ulteriori per sostenere le attività commerciale". Più di uno gli imprenditori che meditano di tenere le serrande abbassate: "Due metri tra un tavolo e l’altro e quattro metri mq per ogni cliente sono condizioni che non consentono di sostenere economicamente l’attività". © RIPRODUZIONE RISERVATA