Cassano, gli angeli guardiani dell’Adda

Agenti di polizia locale a Treviglio, volontari sulle rive a Cassano. Ecco cosa fanno per salvaguardare il fiume

I volontari che presidiano l'Adda

I volontari che presidiano l'Adda

Cassano d'Adda (Milano), 14 agosto 2018 - Agenti  di Polizia Locale sulla terraferma e sommozzatori di Treviglio lungo i corsi d’acqua. Canali e fiumi nel territorio cassanese blindati per i controlli del fiume, dal divieto di balneazione alle infrazioni al decoro ambientale. Le aree da monitorare sono vaste e non mancano, purtroppo, le violazioni alle ordinanze, soprattutto per l’abbandono dei rifiuti e l’utilizzo delle bottiglie di vetro in zone vietate. Ma nulla si può senza il ritorno al rispetto di quel senso civico da tempo ormai non più di moda. Acque più sicure dunque grazie al presidio dei volontari sommozzatori di Treviglio lungo il fiume Adda, in zona Pignone. Da qualche anno, infatti, nella zona sono fortunatamente calate le tragedie e i casi di persone annegate. La elevata preparazione tecnico-pratica dei soccorritori trevigliesi, esperti in fatto di prevenzione e immediato intervento in caso di necessità, è di fatto una garanzia per i fruitori appassionati della tintarelle, che di tanto in tanto, per sfidare la calura delle temperature estive, violano i divieti di balneazione concedendosi qualche tuffo in acqua.

L’ultimo intervento risale a domenica 5 agosto quando i volontari sono stati impegnati nel mettere in salvo un uomo e una donna che, approfittando dell’acqua bassa vicino alla riva, avevano deciso di darsi una rinfrescatina, lasciandosi accarezzare dal refrigerio.Senza, però, accorgersi che si stavano allontanando man mano dalle acque sicure vicino alla sponda del fiume. In quella parte delll’Adda in zona Pignone, infatti, ribattezzata “La Punta”, passare dall’acqua bassa a quella alta, con il rischio di imbattersi in profonde buche con l’acqua che scorre forte pericolosamente, è spesso una certezza.

Il grido d’aiuto è stato subito recepito dai sommozzatori di Treviglio, in perlustrazione su quel tratto di fiume. Immediato l’intervento che ha messo in salvo i due bagnanti. Dotati di mezzi moderni e grande preparazione tecnica, dopo l’acquisizione dei droni fra le attrezzature per la ricerca dei dispersi in acqua e sulle sponde del fiume, i volontari dei sommozzatori di Treviglio si sono dotati ora di un gommone di loro progettazione, costruito a Udine, al quale è stata applicata una novità, brevettata, che porta la firma dei sommozzatori trevigliesi. L’accorgimento consente il recupero dei sub e di persone soccorse a bordo con estrema facilità e in tutta sicurezza, grazie ad un piccolo scivolo con gradini, che al momento opportuno viene calato nelle acque del fiume.

Al Pignone di Groppello, meta per molte persone che giungono anche da altre città e province, si registrano, inoltre, altre novità per ciò che riguarda i servizi al pubblico. Dopo le numerose proteste, amplificate dagli articoli sulla stampa locale e sui social, da sabato scorso come d’incanto hanno fatto la loro presenza le toilette, anche se per la sola settimana di ferragosto.