Rsa di Cassano, via libera alla commissione d’inchiesta

Il Consiglio comunale ci ripensa e approva la costituzione dell’organismo che dovrà indagare sulla gestione dell’emergenza

La Casa di riposo Belvedere di via Cinque Martiri ha registrato 31 decessi

La Casa di riposo Belvedere di via Cinque Martiri ha registrato 31 decessi

Cassano d'Adda (Milano), 19 giugno 2020 - Rsa sotto la lente d’ingrandimento del Consiglio comunale che ha dato il via libera ad una commissione d’inchiesta per fare luce sull’emergenza sanitaria dei primi mesi dell’anno, che ha portato a dimezzare gli ospiti in casa di riposo Belvedere (con 31 decessi) e a ridurre l’attività degli operatori, molti dei quali costretti a casa per aver contratto il virus.

La commissione sarà composta da tutti i capigruppo. "Sarà importante – spiega Elena Bornaghi, capogruppo della civica Cassano Obiettivo Comune – poter visionare tutti gli atti legati alla vicenda dell’emergenza: da quelli interni alla corrispondenza fra Rsa, Comune, Ats e Regione. Questo ci permetterà di avere una cronologia dei fatti e di capire se e cosa non ha funzionato . "Entreremo nel merito dei tamponi non eseguiti al momento opportuno – continua la consigliera – chiedendoci il perché di quei ritardi e cercando di capire quali siano stati i protocolli adottati per le cure agli ospiti e la prevenzione per i lavoratori esposti al contagio. Tutto questo è doveroso non solo per fare chiarezza sull’intera vicenda ma soprattutto per il rispetto degli ospiti defunti e di quelli presenti oggi in casa di riposo, oltre che per i loro familiari e per chi lavora nella struttura".

Sotto i riflettori, dunque, l’operato della Kcs Caregiver, cooperativa che gestisce la Rsa nonché la presidente del comitato di controllo Luisa Ghidini (Pd) che non ha fornito, secondo i consiglieri, "chiarimenti ma solo giustificazioni" alla direzione sanitaria della Kcs sulla gestione del contenimento virus nella struttura di via 5 Martiri.

Il sindaco Roberto Maviglia in Consiglio comunale ha ribadito la fiducia all’esponente del Pd ma fra i banchi di opposizione e maggioranza c’è condivisione bipartisan sulle accuse relative all’operato della presidente Ghidini. Vietato parlarne nell’assemblea comunale. il tentativo del consigliere Marco Crippa (FI) di esporre un parere sull’operato della presidente del comitato di controllo é stato, infatti, subito bloccato. Così come non è stata ammessa all’attenzione del Consiglio la mozione con cui se ne chiedevano le dimissioni. "Un atteggiamento vergognoso di cui abbiamo informato il prefetto con una lettera firmata da tutti i consiglieri dell’opposizione", fa sapere Andrea Moretti (Grande Nord).