Cassano d'Adda, ripescato dalla Muzza: il 17enne continua a lottare per la vita

Restano gravissime, ma stazionarie le condizioni del giovane corische

I soccorritori lungo il canale

I soccorritori lungo il canale

Cassano d'Adda (Milano), 21 maggio 2018 - Sono stazionarie, seppure gravissime, le condizioni del diciassettenne ripescato sabato mattina dalle acque del canale Muzza, dove era finito mezz’ora prima mentre giocava con gli amici all’Isola Borromeo di Cassano d’Adda. Il giovane di Corsico è stato trasportato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dopo lunghe manovre di rianimazione sul luogo del ritrovamento, le griglie della centrale elettrica ad Albignano. È rimasto sott’acqua a lungo, dal momento dell’incidente almeno mezz’ora, quaranta minuti. Le sue condizioni sono parse subito disperate. I medici stanno facendo il possibile per salvargli la vita.

Nessun ragguaglio ulteriore intanto da parte dei carabinieri sul dramma che ha aperto in maniera così triste la primavera balneare di Cassano d’Adda. Le notizie rimangono quelle della prima ora, suffragate dalle testimonianze e dal racconto degli amici del giovane, interrogati sabato pomeriggio in caserma. La compagnia, una decina di ragazzi diciassettenni, in arrivo da Corsico o da Milano, era arrivata a Cassano d’Adda in treno con le biciclette a bordo e aveva poi raggiunto le sponde del fiume all’Isola Borromeo.

Qui un pranzo al sacco, poi i giochi e i tuffi. Il ragazzo all’improvviso è stato trascinato via dalla corrente, molto forte in questi giorni. Amici e bagnanti hanno dato l’allarme. Sommozzatori, elicottero, carabinieri e ambulanza hanno battuto il lungofiume per mezz’ora prima di avvistare il corpo, fermato dalle griglie della centrale.