Coronavirus, "Morti alla Rsa di Cassano d'Adda, ora la verità"

L’opposizione di Cassano d’Adda chiede al sindaco di indicare le responsabilità sui ritardi

Alla casa di riposo di Cassano è stato registrato oltre il 40% di morti su 70 ospiti

Alla casa di riposo di Cassano è stato registrato oltre il 40% di morti su 70 ospiti

Cassano d'Adda (Milano), 12 maggio 2020 - Occhi sempre di più aperti sulla questione Rsa, per l’opposizione politica è l’ora della verità e delle responsabilità di eventuali irregolarità nella gestione dell’emergenza Covid 19 che ha fatto registrato oltre il 40% dei defunti sul numero totale di 70 anziani ospiti. Dopo le dure accuse al comitato di vigilanza e controllo lanciate da Elena Bornaghi (civica Cassano Obiettivo Comune), giungono ora quelle altrettanto dure dirette all’ente pubblico fatte da parte del consigliere Marco Crippa (Forza Italia): "Il Comune è stato inerte, è in dubbio che qualcuno non ha vigilato, occorreva prevenire. In molte case di riposo si sono fatti i tamponi nella seconda metà di febbraio, in altre a marzo; qui a Cassano si è dovuto attendere la fine di aprile".

L’opposizione persegue lo stesso obiettivo di fare chiarezza sui decessi in Rsa percorrendo però strade diverse con piccole polemiche all’interno della minoranza. "La consigliera Bornaghi dà la colpa alla Commissione di Controllo - continua Crippa - mi sembra riduttivo francamente. Ci sono decine di morti nell’arco di due mesi, l’Amministrazione non sapeva niente? Se fosse vero sarebbe ancora più scandaloso. Tuttavia, è colpa solo di Luisa Ghidini? (presidente del comitato di controllo, ndr).Trovato il capro espiatorio, quindi, siamo tutti tranquilli? Suvvia, non siamo ridicoli". Nel consiglio comunale del 26 marzo il sindaco Roberto Maviglia si era detto preoccupato per la situazione in casa di riposo Belvedere ma nello stesso aveva così sostenuto: "È una situazione che stiamo tenendo sotto controllo e così come lo è anche da parte della direzione sanitaria e del personale della casa di riposo".

Dichiarazioni che non hanno convinto il consigliere Crippa che aveva presentato una mozione per istituire una commissione d’inchiesta esterna per fare chiarezza. "Alla mia richiesta della istituzione di una Commissione d’inchiesta, composta da esperti per capire cos’era successo, mi è stato detto di no - continua Crippa - anche le altre forze politiche di opposizione non hanno capito questa necessità nascondendosi dietro il regolamento comunale. Ritengo invece sia assolutamente necessaria". Secondo testimonianze attendibili l’allerta Coronavirus in Rsa è scoppiata il 22 febbraio, un’emergenza cha ha portato a un elevato numero di decessi, 26 dal mese di marzo ad oggi, e a dimezzare il personale di servizio costretto a casa in malattia. La situazione aveva, poi, obbligato la direzione a chiudere un dei tre piani della struttura per anziani di via 5 Martiri per mancanza di ospiti ricoverati passati da 70 a 43.