Blitz contro il lavoro nero a Cassano d'Adda

Il proprietario dell’area, cittadino cinese, gestiva alcune serre abusive

Le serre sequestrate in via Rivolta

Le serre sequestrate in via Rivolta

Cassano d'Adda (Milano), 3 ottobre 2018 - Un'operazione congiunta del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Milano e della Polizia Locale di Cassano d’Adda, mirata alla lotta allo sfruttamento e al favoreggiamento della manovalanza clandestina, ha consentito di appurare l’impiego di quattro operai cinesi, clandestini sul territorio nazionale. Per tutti è scatta la denuncia a piede libero. Il controllo è stato effettuato alla fine della scorsa settimana, quando carabinieri e agenti di polizia locale hanno fatto irruzione su un terreno, in via Rivolta, che divide la vecchia strada ferrata dalla nuova linea ferroviaria dell’alta velocità, di proprietà di un cittadino cinese, residente in città.

Era lui il titolare dell’azienda agricola che gestiva abusivamente 30 serre in area vincolata, installate senza regolari permessi. A metà dell’anno 2000, il cittadino straniero, presentò la domanda al Comune. Domanda rimasta però inevasa per carenza di documentazione. Numerose le irregolarità emerse dalle verifiche effettuate dal Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro Milano e dalla Polizia Locale, che vanno dalla produzione di colture alloctone, per le quali non risulta sia stata rilasciata alcuna autorizzazione dalla Regione Lombardia, all’impiego di acqua sorgiva per l’irrigazione delle colture risultato privo di autorizzazione.

Trovata anche l’installazione irregolare di una cisterna di 3000 litri non lontana dalla ferrovia dell’alta velocità; si va poi ad aggiungere l’abbandono incontrollato di rifiuti di vario genere, comprese batterie per auto e deposito di prodotti chimici per uso agricolo, di cui l’imprenditore non è stato in grado di esibire la documentazione che ne attesta e abilita l’uso. Il titolare dell’azienda agricola è stato quindi deferito alla Autorità Giudiziaria ed é stato imposto il fermo dell’attività, fino alla sistemazione delle prescrizioni impartite oltre al pagamento della sanzione amministrativa di 51.300 euro. Nel mese di settembre, durante un’operazione di controllo ad un’azienda nelle aree adiacente alla zona del blitz, i quattro lavoratori stranieri irregolari sul territorio nazionale si sono dati alla fuga alla semplice vista degli agenti, insospettiti dal loro comportamento, gli uomini del Comandante Massimo Caiani hanno tenuto sotto controllo la zona per due mesi fino a fare scattare l’operazione di sequestro.