Martesana, case di riposo covid-free

Anziani tutti negativi nelle Rsa di Gorgonzola, Cassano d’Adda e Cassina

Ernestino Mantegazza, presidente della Rsa di Gorgonzola che oggi ospita 73 utenti

Ernestino Mantegazza, presidente della Rsa di Gorgonzola che oggi ospita 73 utenti

Gorgonzola (Milano), 1 settembre 2020 - "Niente nuovi contagi, ma chi può dire. Basta un attimo. Ci siamo già passati. L’attenzione resta alta". Così a Gorgonzola e Cassano d’Adda, dove vi sono le residenze per anziani maggiormente falcidiate durante i mesi dell’emergenza. Ma così anche a Cassina, dove non è stata indenne da decessi la rsa Melograno. Le notizie della scorsa settimana sulle nuove positività in una Rsa milanese "non hanno fatto bene allo spirito: le misure e le precauzioni restano intatte. Nessuno vuole ripassare attraverso l’incubo di marzo e aprile". A Gorgonzola sono ad oggi 73 gli utenti della Rsa Vergani e Bassi. Nei mesi caldi dell’emergenza ne sono deceduti 18, decessi, qui come altrove, solo in parte correlabili con certezza al coronavirus. Nelle scorse settimane sette nuovi inserimenti, i primi dopo la serrata. Con cautela, anche quelli. "I nostri ospiti - così il presidente della Rsa Ernestino Mantegazza - vengono periodicamente testati, e allo stato attuale sono tutti negativi. Questo non ha portato ad una riduzione delle misure: distanziamenti, dispositivi per il personale, misurazione della temperatura, ingressi parenti assolutamente contingentati, massimo 3 al mattino e 3 al pomeriggio". Per i nuovi ingressi un protocollo rigoroso: due tamponi al domicilio, nuovo controllo e periodo di isolamento in struttura post inserimento. Vi sono altre richieste. "Ora ci siamo fermati, procederemo gradualmente". Attenzione massima "sebbene tutti noi sappiamo che ci vuole veramente poco. Un asintomatico che entri in struttura ed è fatta. Si fa di tutto perchè non accada. Ci vuole anche fortuna: la rsa milanese di cui si è parlato in questi giorni non aveva avuto nemmeno un contagio quando eravamo tutti nei guai". Lo step autunnale dovrebbe essere la formalizzazione dell’accreditamento per l’ala nuova, inaugurata un anno fa. "Ci furono i primi sopralluoghi, poi tutto si è fermato per l’emergenza. Stiamo cercando di capire se valga una sorta di silenzio assenso. In ogni caso al momento, per varie ragioni, abbiamo deciso di lasciare degli spazi non utilizzati: per motivi economici e di risorse in termini di personale, e anche, seppure sia poco scaramantico, per mantenerci gli spazi necessari per un isolamento, se servisse". Un nuovo ingresso la scorsa settimana anche alla Rsa Belvedere di Cassano . Anche qui non si registrano più contagi, l’ultimo degente positivo è risultato guarito nel mese di luglio. E anche qui "facciamo tutto quello che è previsto dai protocolli e con scrupolo massimo - così la presidente Luisa Ghidini - . Gli ingressi dei parenti sono ridotti e scaglionati, è ancora possibile concordare la videochiamata". 41 gli ospiti attualmente in struttura, erano 70 prima dei mesi dell’emergenza. I decessi fra gennaio e maggio sono stati 31. Un numero molto considerevole, che ha indotto alla costituzione di una commissione comunale d’inchiesta ancora al lavoro. Le domande di nuovo inserimento "vengono via via valutate". Tutto bene anche a Cassina, dove è l’amministrazione conferma lo stato "covid free" dell’istituto della catena Anni Azzurri. © RIPRODUZIONE RISERVATA