Cassano attende la Festa del Miracolo

Città delle acque, delle bellezze artistiche e paesaggistiche, luogo con tanta storia da raccontare, venerdì ospiterà la ricorrenza del Perdono

Un momento della manifestazione cittadina, l'estate scorsa

Un momento della manifestazione cittadina, l'estate scorsa

Cassano d'Adda (Milano), 15 agosto 2018 - Cassano, città delle acque, delle bellezze artistiche e paesaggistiche, luogo con tanta storia da raccontare e località che ha dato i natali a personaggi i cui nomi figurano nei libri che raccontano la vita del Paese. Ma anche città di fede, scenario del miracolo avvenuto, nella chiesa di San Dionigi nel 1615, della guarigione del 15enne Francesco Campi. “Al Perdunen”, è stata così battezzata dai cassanesi la festa della Madonna del Miracolo, che ogni anno il 17 agosto richiama molti fedeli nelle mura della chiesa San Dionigi, in ricordo dell’evento miracoloso del 1615.

Molti i momenti di liturgia nei sette giorni dei festeggiamenti ma anche momenti culturali, esposizioni di quadri e soprattutto incontri fra i cassanesi, per mantenere viva la tradizione cittadina del “Al Perdunen”. C'è spazio anche per le bancarelle dei dolci e giochi, per la gioia dei bambini, mentre la chiusura della festa è come da consuetudine affidata allo spettacolo pirotecnico. Momento importante della Festa della Madonna del Miracolo è la celebrazione della messa nella mattinata del 17 agosto, celebrata da tutti i sacerdoti cassanesi e da quelli di passaggio nelle parrocchie della città durante il loro impegno di fede.

La storia del miracolo parla di un ragazzo, il 15enne Francesco Campi, che viveva a Gussago, nel bresciano. Il giovane fu colpito da grave paralisi causata dal tremendo shock per il ritrovamento di un corpo senza testa, steso a terra lungo la strada che stava percorrendo in sella al suo mulo per recarsi al mercato di Gardone (Brescia). Il ragazzo divenne muto e storpio, con gli arti immobilizzati. Dopo i numerosi tentativi di guarirlo al paese bresciano, senza risultato, il 16 agosto di quel 1615 i genitori si misero in viaggio verso Milano per condurre il figliolo sul sepolcro di San Carlo, dove si diceva avvenissero frequenti guarigioni miracolose.

Durante il viaggio fecero tappa a Cassano al porto dell’Adda, alla cascina Cantarana ed il giorno seguente si rimisero in cammino fiancheggiando la sponda della Muzza, per risalire poi sulla strada che imboccava che passava davanti alla chiesa di San Dionigi, all’epoca unico tragitto verso Milano. Entrati in chiesa, nonostante la contrarietà del ragazzo, grazie all’intercessione della Madonna Francesco Campi ne usci guarito. Le numerose testimonianze portarono la chiesa a riconoscere il miracolo in pochi anni, intorno al 1650, da quando il giovane bresciano si era rimpossessato della sua vita totalmente guarito.