Cassano, sulle sponde del canale Muzza: "I divieti ci sono, ma nessuno li rispetta"

Commenti positivi contro l’utilizzo delle bottiglie in vetro lungo l’Adda

Le sponde del canale

Le sponde del canale

Cassano d'Adda (Milano), 6 agosto 2018 - Piace ai fruitori del traversino il divieto di vendita di alcolici e utilizzo di bottiglie e bicchieri di vetro, e altre ristrettezze, per chi sceglie di passare le giornate lungo le sponde del canale Muzza ai piedi del castello Visconteo in quell’area definita da molti la spiaggia della Martesana; un’oasi estiva da qualche anno oggetto di numerosi divieti. Divieti, degrado e controlli, se ne parla su bagnasciuga cassanese in riva al canale Muzza. "Era ora che si arrivasse a questa decisione". Sbotta Giorgio F. che si considera assiduo frequentatore del posto dove, a suo dire, diventa sempre di più terra di nessuno. Diverse invece le considerazioni di altri colleghi amanti della tintarella sdraiati in tutto relax a pochi metri da lui. "Io sono uno che praticamente vive sul traversino, nel senso che sono qui tutti i giorni - ha sostenuto Carlo Ciancola -. Ritengo molto positiva la decisione di questi divieti, va detto che negli ultimi anni qualcosa in meglio è cambiata grazie alla presenza della polizia locale e alla volontà di alcuni di noi cittadini che tutte le sere ci adoperiamo per quanto possibile a mettere una pezza al degrado più in generale in questo luogo".

Divieti da far rispettare e degrado da debellare, un compito arduo per i controllori considerando la vasta area da monitorare con personale di servizio ridotto in fatto numerico. "Gli agenti fanno ciò che possono. Non è pensabile una loro presenza per tutto il giorno visto che hanno altre zone dove fare gli stessi controlli - sostiene Mario Mapelli -. Ciò che in realtà manca è la volontà di rispettare le regole. Più di una volta ho visto persone che facevano di tutto per nascondere le bottiglie di vetro ai controlli e anche quando venivano scoperti le portavano in macchina, ma poi una volta andati via gli agenti non perdevano tempo e le riprendevano".

Il degrado, altro grattacapo. "A parte la questione delle bottiglie di vetro - racconta Luisa Marazzina - ci sarebbe da fare un lungo discorso sulla questione rifiuti. Sono fra quelle persone che la sera raccoglie il più possibile spiegando, fra l’altro, a chi abbandona i rifiuti che non è cosa da fare, ma è come parlare al vento". Qualche verbale arriva, ma la questione è complessa. "I controlli - fanno sapere dal comando di polizia locale - vengono effettuati sin dall’ingresso al traversino e non è raro che alcune persone trovate in possesso di bottiglie di birra pur di non riportarle in auto le consumano tutte davanti a noi agenti per poi buttare via il vetro negli appositi contenitori". "Si badi bene che non è una questione di nazionalità - fanno sapere dallo storico baretto al traversino - sono in molti, infatti, fra cui tanti stranieri, a venire da noi per chiedere i sacchi dove raccogliere i rifiuti. Purtroppo, sono anche tanti che invece se ne fregano e la sera lasciano questo posto in balia dell’assoluto degrado".