Carugate, bufera politica sul Pgt "del mattone"

L'opposizione va all’attacco: iter ripreso in silenzio e ampliamenti che non erano previsti

Nella variante il Carosello si allargherebbe per 30mila metri quadrati in più

Nella variante il Carosello si allargherebbe per 30mila metri quadrati in più

Carugate (Milano), 16 giugno 2020 - «Palazzi alti 18 metri al posto delle ex Officine Bonfanti e ampliamenti dei centri commerciali, anche quelli non richiesti". Nuova bufera sul Pgt, "il piano del mattone", per i gruppi di minoranza sulle barricate dopo la ripresa dell’iter "alla chetichella", attacca Roberta Ronchi, capogruppo di Insieme per Carugate. È lei ad avere puntato per prima l’indice sulla Fase 2 del disegno urbanistico in cammino dal 2019. "Domani scadono i termini per la visione delle tavole e il 17 luglio quello delle osservazioni, ma nessuno o quasi ha potuto studiarle. Sfido chiunque a caricarle sui computer di casa. Gli uffici erano chiusi. La chiamano partecipazione".

Una critica condivisa dai colleghi, la dem Rosaria Amato e Paolo Molteni di Carugate in Movimento. Dietro, per tutti "c’è il contrario della tanto sbandierata condivisione sul percorso. Sono 19 i cittadini coinvolti negli appuntamenti pre-Covid, e da qui in poi saranno ancora meno". In tutta questa fretta, con le elezioni che si avvicinano, l’opposizione vede "la volontà di chiudere una partita che stravolgerà l’aspetto della città". "La variante non era nel programma elettorale della maggioranza – sottolinea Molteni –. Come del resto il raddoppio del Carosello, se facessimo un’indagine tra i sostenitori della giunta Maggioni credo che rimarrebbero stupiti dal loro appoggio all’operazione. Nel nuovo piano che corre verso l’approvazione è stata rimossa la dicitura “la grande distribuzione è satura“ della vecchia versione nella speranza che in Regione, alla quale spetta il via libera per volumetrie così cospicue (per Carosello si parla di 30mila metri quadrati in più) non rilevino più la difformità fra progetto e previsioni che in passato l’aveva spinta a bocciare la richiesta".

«Per non fare torto a nessuno si dà la possibilità di crescere anche a Ikea e a Leroy Merlin, nonostante non ne abbiano manifestato la volontà", spiega Amato. "Ci sono poi da considerare quei palazzi di sei piani che sono sempre stati banditi da noi", "con l’eccezione di due condomini di otto che risalgono alla legge Fanfani degli anni Cinquanta", ancora Molteni. "La variante bloccata dal lockdown si è rimessa in moto il 19 maggio nel silenzio più assoluto – ricorda Ronchi –. Non una riga sul sito del Comune, non una parola ai consiglieri, né in Conferenza dei capigruppo. Avevamo chiesto la proroga di un mese, ma è stata respinta in aula". Se il Pgt resterà così com’è "passeremo da 2 metri su 3 di cemento ad averne quasi 3 su 3, il nostro indice di urbanizzazione che è al 67% schizzerebbe verso l’alto".