Cambiago, correre fa bene? Non al raccolto

Il Parco Agricolo Nord Est invita i runner a evitare i “fuoripista” che mettono a rischio le distese di foraggio

Tutti chiedono più rispetto per l'ambiente

Tutti chiedono più rispetto per l'ambiente

Cambiago (Milano), 7 agosto 2020 - I runner abbandonano i sentieri del Pane e invadono i campi coltivati provocando danni, gli agricoltori dell’oasi non ci stanno e chiedono "rispetto per il nostro lavoro". Dal Parco Agricolo Nord Est rincarano: "Quelle che all’apparenza sembrano condotte innocenti, in realtà non lo sono affatto. I comportamenti di molti habitué mettono a rischio il reddito di aziende dove si lotta ogni giorno per tutelare il territorio nel nome della qualità". L’offensiva contro la maleducazione è guidata dal presidente Silvano Brambilla, "per invertire la rotta", ha chiesto aiuto ai comuni-soci. Dopo il lockdown si sono registrati problemi sui prati che non sono semplici prati, ma foraggio per il bestiame. Dalla riserva ricordano anche che "non si devono raccogliere spighe, frutto di tanto sudore della fronte", "abbandonare rifiuti o ‘ricordini’ di Fido che compromettono l’opera di chi contribuisce a fare arrivare tanti prodotti sani sulle nostre tavole".

Passeggiate e gite sì, ma con giudizio: "Dobbiamo essere alleati dei produttori che si prendono cura del nostro territorio impegnandosi per proteggere e coltivare". ll timore è che l’assalto nel weekend, o peggio ancora quello di Ferragosto, si trasformi in un attacco involontario all’ecosistema che registra anche un’altra alterazione, "dovuta al rilascio di pesci e tartarughe all’interno del nostro perimetro". Una pratica diffusa e pericolosa "perché in grado di modificare i delicati equilibri della flora e della fauna autoctone". Da tempo, per organizzare escursioni e giornate di relax, la riserva ha lanciato una mappa on-line con tutti i percorsi possibili sparsi sui propri 4mila ettari di estensione, "senza disturbare nessuno. Né coltivatori, né ambiente". Basta un clic dall’home page per scegliersi l’angolino preferito e organizzare il proprio arrivo anche con i mezzi pubblici.

Decine le opzioni possibili per trascorrere qualche ora nel verde, scrollandosi di dosso lo stress di tutti i giorni. Si può passeggiare tra ville e vivai, 7 chilometri per 2 ore e mezzo di escursione alla scoperta di antiche dimore. Oppure, andare per rogge e canali, da Cambiago a Bussero, un tour di 4 ore lungo 11 chilometri. O, ancora, concentrarsi sulle cascine. Immancabili altri due classici in ambito Rio Vallone, a zonzo per rogge, canali e radure: il Boscone e le Foppe, vere e proprie chicche di un menu con tante possibilità di girare in lungo e in largo su 42 chilometri totali, con un itinerario per stacanovisti dell’aria aperta che parte da Gessate e arriva a Verderio, attraversando tre province: Brianza, Milano e Lecco. Si può andare a piedi o in bicicletta, il sito fornisce cartine e percorrenze ad hoc. Tutto programmabile dal divano di casa (www. pane.webeasygis.it).