Cambiago, cattivi odori sugli abiti dei bimbi delll’asilo: i genitori chiedono lumi

Dopo mesi di lamentele il sindaco Laura Tresoldi aveva ordinato test che non hanno risolto il caso. Ora le nuove indagini

Sono 120 gli iscritti alla scuola dell’infanzia per i quali si è registrato il problema

Sono 120 gli iscritti alla scuola dell’infanzia per i quali si è registrato il problema

Cambiago (Milano), 25 novembre 2019 - Vestitini e lenzuola con uno strano odore. Mesi e mesi di puzze anomale hanno spinto i genitori della scuola dell’infanzia di Cambiago – 120 iscritti - a chiedere una spiegazione al Comune. I test di controllo disposti dal sindaco Laura Tresoldi già mesi fa hanno rivelato la presenza di quantità minime di formaldeide, Cromo 6, Cvm, melamina e bromo.

“Nasi” specializzati erano stati ingaggiati dalla giunta per fare chiarezza sui materiali utilizzati nella ristrutturazione dell’istituto in via Marconi. È emersa la presenza di laminati e pareti in Pvc «problematici». Sono le parole usate dal primo cittadino in una riunione con i genitori per fare il punto sulla vicenda. Da qui la richiesta di alcune famiglie – disorientate - di spostare i figli in una sede sicura. Anche alla luce delle nuove indagini da portare a termine sulle colle e sugli angolari impiegati nel restyling. I tecnici hanno spiegato che il guaio è la presenza di più inquinanti, singolarmente i valori non sarebbero preoccupanti, «insieme possono significare altro», dicono.

Per questo ci saranno nuovi test. Intanto, l’amministrazione cerca una sistemazione alternativa per i piccoli dai 3 ai 5 anni. «Ci stiamo muovendo in due direzioni – spiega il primo cittadino –. Per il trasloco e per portare a termine gli accertamenti necessari a capire la dimensione del fenomeno». «Trovare un posto adatto non è semplice – aggiunge il vicesindaco Alessandro Mauri –. Ma stiamo già facendo sopralluoghi e valutando la fattibilità di questa scelta, anche insieme ad altre istituzioni che potrebbero avere luoghi idonei. Ci stiamo muovendo molto in fretta. Capiamo lo stato d’animo di questi giorni». «Vista la delicatezza dell’argomento sarà nostra premura accelerare le pratiche e comunicare qualsiasi novità ai genitori», assicura Tresoldi.