Cambiago, asilo delle puzze? Inagibile a settembre senza la bonifica

Odoracci alla Prandi Per Ats "sono frutto di sostanze a rischio"

L'asilo di Cambiago al centro della querelle

L'asilo di Cambiago al centro della querelle

Cambiago (Milano), 1 giugno 2020 - Asilo delle puzze, doppio problema a Cambiago in vista della riapertura delle scuole. "Senza bonifica l’istituto sarà inagibile a settembre. Noi non dobbiamo fare i conti solo con il Covid", denunciano i genitori dopo la lunga parentesi del lockdown.

Prima che scoppiasse la pandemia, Ats aveva avviato una nuova analisi sugli odoracci della Prandi, "ma gli esiti non ci sono – dice Elisabetta De Ambrosi, rappresentante delle famiglie – con l’emergenza sanitaria si è bloccato tutto. Adesso, però, bisogna trarre le conclusioni e individuare la soluzione. Il tempo stringe, le nuove regole anti-contagio impongono distanza, serviranno altri spazi oltre a quelli della nostra materna, chiusa da dicembre con i 108 piccoli trasferiti a Gessate proprio per i guai riscontrati nelle classi".

Il caso è scoppiato in seguito alla ristrutturazione dello stabile di via Vittorio Veneto che avrebbe lasciato in eredità il pesante strascico, i miasmi dietro cui le famiglie temono ci siano rischi per la salute dei figli. Da qui i nuovi test, anche mamme e papà si sono rivolti a una società per fare luce sull’origine del fetore, frutto di "sostanze potenzialmente pericolose" aveva già certificato l’Azienda sanitaria. La scuola è fuori gioco da sei mesi, il Comune aveva deciso in via prudenziale di lasciare tutti a casa in attesa di risolvere il giallo. I vicini si sono offerti di accogliere i bimbi, poi, però, il virus ha cambiato tutto.