Bussero, il sindaco Rusnati: "Auditorium? È la volta buona"

Lavori spediti dopo molti intoppi. Esulta il primo cittadino

Il cantiere dell'auditorium di Bussero

Il cantiere dell'auditorium di Bussero

Bussero (Milano), 20 gennaio 2019 - Auditorium e palazzetto dei sospiri, nuovi sopralluoghi nei giorni scorsi. I lavori proseguono, ma il termine di marzo è già slittato: per la conclusione del cantiere occorrerà attendere giugno. «Stavolta però ci siamo - dice il sindaco Curzio Rusnati - e ci prepariamo al taglio del nastro. Quest’opera ci è costata lacrime e sangue». Gli ultimi controlli sul cantiere di via Carabinieri Caduti, teatro dell’intervento più tribolato degli ultimi cinquant’anni di Bussero, danno buone notizie. «Le parti esterne sono sostanzialmente completate - spiega il sindaco -. I tempi sono stati lunghi, teniamo conto che la struttura è rimasta “intoccata”, causa fermo cantiere, per diversi anni. Fra breve sarà possibile chiudere con i vetri le finestre e quindi passare agli interni: arredi, finiture, impiantistica».

Tempi certi? «Dato come sono andate le cose sino ad oggi, non mi azzardo a fornire date precise. Credo però che prima dell’estate, entro la fine di giugno, dovrebbe essere tutto completato». La vicenda è nota e a dire poco “d’annata”: un cantiere vecchio oltre dieci anni, ben due imprese naufragate una in fila all’altra, una sospensione dei lavori durata oltre quattro anni (con le inevitabili polemiche politiche, che hanno infiammato anche l’ultima tornata elettorale), poi il subentro del terzo operatore, che si è aggiudicato l’onere del completamento lavori e in parallelo sta realizzando un intervento residenziale in altra area, sul sito che ospitò l’ex magazzino comunale.

«Da quando i lavori sono ripresi non abbiamo più avuto intoppi - commenta Rusnati -, è la volta buona». Un po’ di cronistoria. Il centro polifunzionale, progettato nel 2003 e almeno sulla carta, già da allora, fiore all’occhiello dal punto di vista architettonico, include sin dai primi disegni un auditorium, spazi per le associazioni, ludoteca e servizi, palestra e spazi esterni. I guai, sul maxi cantiere inaugurato con gli auspici di una normale evoluzione da grande opera, risalgono al 2008, quando esce di scena, per modifiche societarie e una cessione di ramo d’azienda, la prima impresa aggiudicatrice, una società bergamasca. Il colpo mortale arriva nel 2014, con la nuova, e stavolta lunga, sospensione dei lavori a causa della rescissione del contratto con la seconda impresa, stavolta per «grave inadempimento, gravi irregolarità e grave ritardo». Da questa data al 2017 paralisi totale. Poi, circa un anno e mezzo fa, lo sblocco grazie al subentro di una terza impresa, firmataria con il Comune di una convenzione delicata e pionieristica.

L’operatore è al lavoro su due fronti dal febbraio 2018. All’auditorium, per il sospirato completamento. E in via Grazia Deledda, area ex magazzino comunale, dove l’accordo iniziale ha acceso semaforo verde a una lottizzazione per la costruzione di una quarantina di appartamenti in edilizia convenzionata per cittadini e giovani coppie.