Biogas, scontro Inzago-Masate

Fumagalli rivendica di essersi opposto da solo al futuro impianto Tumiati definisce inutile l’azione del collega

Una manifestazione contro l'impianto a biogas

Una manifestazione contro l'impianto a biogas

Masate (Milano), 15 agosto 2019 - Impianto di biogas a Masate, i sindaci vanno a Roma. L’incontro, promosso in risposta all’opposizione all’autorizzazione presentata in luglio dal Comune di Inzago, si è tenuto nei giorni scorsi nella sede della Presidenza del consiglio dei ministri. Sull’impianto e le prossime mosse tutto sospeso sino a settembre. Ciò che è già esploso e divampa, invece, è la polemica.

Da una parte il Comune di Inzago, autore del ricorso al verbale autorizzativo di Città Metropolitana: "Siamo i soli ad esserci opposti allo scempio". Dall’altra il Comune di Masate che, presente a sua volta a Roma, sottolinea «l’inutilità» dell’azione dei colleghi inzaghesi: "Opposizione respinta, in quanto priva dei presupposti giuridici necessari. Prima di mosse ad effetto sarebbe stato opportuno il confronto". Ad aprire le danze di Ferragosto dopo l’autorizzazione all’impianto Energa, avvenuta nell’ultima conferenza di servizi di luglio, era stato pochi giorni fa il sindaco di Inzago Andrea Fumagalli, al fianco dei comitati no-biogas dalla prima ora. «Il nostro ricorso alla presidenza del consiglio contro l’autorizzazione del biogas a Masate è stato accolto. Saremo a Roma l’8 agosto». L’altro giorno, foto di gruppo per buona parte della giunta inzaghese a Roma. E aggiornamenti: «Terminata ora la riunione. Ogni centimetro conquistato è un centimetro guadagnato. Ci aggiorniamo a fine estate». Ma ecco, a brevissimo giro, un post al vetriolo del sindaco di Masate Pamela Tumiati.

"A Roma c’ero anch’io, ho foto e prove", chiosa il neosindaco masatese. E prosegue: "Il Comune di Masate, presente con Gessate, si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei Comuni di Basiano, Bellinzago Lombardo, Gessate, Pozzo D’Adda e Trezzano Rosa in una nota unificata e depositata". Sull’unica opposizione presentata ufficialmente all’impianto, quella di Inzago: "L’autorizzazione, mancante di varia documentazione, non è stata di fatto ancora rilasciata. È vero che a seguito dell’opposizione siamo stati convocati dal Dipartimento della presidenza del consiglio dei ministri. Ma qui l’opposizione è stata di fatto respinta, in quanto mancavano i presupposti giuridici di fatto e di merito. Conclusione? Il viaggio a Roma è stato nel concreto una missione improduttiva, oltre che un costo per gli Enti. Quanto al soggetto opponente, il Comune di Inzago, è apparso peraltro impreparato. Sarebbe stato opportuno confrontarsi prima di agire".

Una palla alta ad Andrea Fumagalli, che ha contrattaccato al volo e senza tanti complimenti: "Siamo stupiti che ci siano sindaci che, anzichè considerare quella sul biogas una lotta comune per il benessere del territorio, preferiscono denigrare il lavoro svolto da Inzago". Ricorso inutile? "Se vi è ora la possibilità di ridiscutere con Città Metropolitana l’impianto, è solo grazie alla nostra azione".