Bellinzago, protesta dei comitati No Biogas: "Vogliamo respirare"

Il presidio dei gruppi contrari alla realizzazione dell’impianto a Masate

Il presidio dei comitati

Il presidio dei comitati

Bellinzago Lombardo (Milano), 14 ottobre 2018 - "Lasciateci respirare", alla rotonda di Villa Fornaci la rabbia dei comitati No Biogas. Per due ore, ieri mattina, hanno presidiato lo snodo sull’ex Padana a ridosso della Corte Lombarda, distribuendo volantini sulla strada e nei negozi per ribadire il no all’impianto Energa a Masate, a suon di numeri e dati. Un rammarico: "La partecipazione sotto traccia, peccato. È molto difficile stanare la popolazione". Sulla battaglia: "Appuntamenti importanti in vista. E la consapevolezza che nulla è ancora deciso, ma che solo grazie all’unione si può arrivare alla vittoria". La manifestazione era indetta da qualche giorno e pubblicizzata da un paio di settimane. Ieri mattina sulla rotonda a Bellinzago i referenti e gli attivisti dei Comitati No Biogas insieme ai cittadini. Niente bandiere, se non quella di Legambiente, pure contestata da alcuni esponenti del comitato masatese.

Ad avvio manifestazione un chiarimento operativo fra i manifestanti e i carabinieri di Cassano d’Adda e Gorgonzola, giunti a monitorare la situazione e rimasti sul posto sino allo scioglimento dell’adunanza. Niente volantinaggi su strada per evitare non solo l’intralcio alla circolazione del sabato mattina, ma anche il rischio di incidenti. Per il resto, una mattinata d’informazione ben visibile, con volantini e striscioni, manifesti e palloncini. "Speravamo in un po’ più di gente - dicono Sabrina Guidetti e Marco Stagni del gruppo “No Biogas Masate” -, ma abbiamo già dovuto imparare a nostre spese che i cittadini faticano a uscire di casa e a mettersi in gioco. Ci amareggia, ma pazienza. La battaglia continua, noi restiamo in prima linea".

Presente il sindaco di Gessate, Giulio Sancini, in doppia veste: primo cittadino e tecnico, già più volte presente ai tavoli di confronto. "Curioso vedere manifestare su questa rotonda che così spesso ho visto allagata. L’acqua delle esondazioni arriva proprio da nord. Se davvero questo impianto fosse realizzato, sarebbe un disastro. L’ho detto. Non mi ha ascoltato nessuno". Davide Facchinetti è il tecnico di riferimento dei comitati. "Non ci sono sostanziali novità - spiega -, se non una di cui attendiamo conferma. Il sindaco di Masate avrebbe scritto a Città Metropolitana sollevando problemi tecnici sul progetto, che sono gli stessi da noi evidenziati mesi e mesi fa". Giovedì sera all’oratorio di Masate un incontro pubblico, di nuovo promosso dai comitati: "Abbiamo invitato tutti - conclude Facchinetti -: Comune, società Energa e tutti coloro che possono essere la controparte. Ci piacerebbe venissero per un confronto aperto sui dati. Speriamo".