Assago, alla Rsa ricominciano le visite

Emozione alla casa di riposo Pontirolo di Assago: si riapre dopo quattro mesi di chiusura totale

Sotto, il presidente Alessandro Quarta con i parenti degli anziani ricoverati

Sotto, il presidente Alessandro Quarta con i parenti degli anziani ricoverati

Assago (Milano), 25 giugno 2020 - Gli ospiti della Rsa hanno sentito il calore e l’abbraccio dei familiari, anche se a distanza e con le mascherine, per continuare con la linea di massima sicurezza e prevenzione adottata dalla struttura già da fine febbraio. Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, infatti, alla Pontirolo sono state adottate tutte le misure previste per tenere fuori dalla porta il virus.

Ancora prima che arrivassero le linee guida regionali, la Pontirolo ha chiuso alle visite, dotato il personale di protezioni e "fatto tutto il possibile per affrontare questa devastante crisi - racconta il presidente di Pontirolo Alessandro Quarta -. Non è stato semplice, anche convincere i parenti degli ospiti che chiudere le porte era la decisione giusta, anche se impopolare almeno i primi giorni, quando non si era ancora consapevoli della portata della pandemia". Dopo quasi quattro mesi, le visite sono ricominciate alla casa di riposo di Assago, forti anche di un record eccezionale: zero contagi all’interno della struttura. Nessun ospite e neanche un operatore è risultato positivo al covid.

«Una grande soddisfazione - ancora Quarta -, risultato di tutti i provvedimenti messi in campo e al grande lavoro di squadra che hanno fatto gli operatori della cooperativa Elleuno che gestisce la struttura e al direttore sanitario Roberto Comazzi. Grazie anche al Rotary che con le donazioni elargite ci ha consentito di procedere con i test anticorpali e poi con i tamponi". Non è stato semplice, infatti, riuscire a testare i 60 ospiti e altrettanti operatori, ma alla fine tutti sono stati sottoposti agli esami e nessuno è risultato positivo. Anche per questo, le visite con i parenti sono ricominciate, ma seguendo precise direttive: "Non è il momento di abbassare la guardia - precisa Quarta -. Anche se non sono stati registrati contagi e la situazione sta migliorando su tutto il territorio, l’attenzione e le precauzioni rimangono alte. Le cronache hanno raccontato le ripercussioni devastanti che sono avvenute proprio in questi luoghi che ospitano persone fragili: necessario prestare massima attenzione". Mascherine e distanze, prima di tutto. Le belle giornate favoriscono gli incontri all’aperto, nell’ampio giardino.