Ambientalisti sotto attacco, i vandali colpiscono a Masate

Vandali all’opera nottetempo, giù il capanno degli ambientalisti: "Gesto deplorevole, su cui cercheremo di fare chiarezza"

Virginio Castellazzi, storico attivista del Circolo Ecologico La Ca’ Bianca

Virginio Castellazzi, storico attivista del Circolo Ecologico La Ca’ Bianca

Masate (Milano), 3 aprile 2018 - Vandali all’opera nottetempo, giù il capanno degli ambientalisti: «Gesto deplorevole, su cui cercheremo di fare chiarezza». Brutta sorpresa di Pasqua per i volontari del Circolo Ecologico La Ca’ Bianca, storica ammiraglia ambientalista di Masate, che l’altra mattina hanno trovato distrutto il capanno di loro proprietà su un terreno privato di cui si occupano da quasi trent’anni. Devastazione in piena regola: l’edificio di legno che ospitava attrezzi e materiale del circolo ecologico sembra essere finito nella bocca di un tornado. L’indignazione corre in rete, così come le immagini della struttura distrutta.

Sui responsabili nessuna ipotesi: si pensa al “normale” operato di gruppi di ragazzi. «Ho ricevuto questa brutta notizia da un amico - dice Virginio Castellazzi, storico attivista dell’associazione - è davvero un gesto vergognoso. Anche perché sarebbe l’ennesima volta che i vandali prendono di mira l’area verde di cui i volontari si occupano da anni, e con non poca fatica». La nota: «L’area è stata trasformata da noi soci nel 1987, da terreno coltivato a granturco a bosco, con dispendio di fatica e denaro. Molti anni fa le fu dato fuoco, le piante erano ancora piccole. La staccionata di recinzione è stata abbattuta almeno due volte». Qualche anno fa un raid proprio nel periodo pasquale: «Ignoti entrarono nel sito con una macchina rubata in paese e sfondarono un lato del capanno ed un palo della veranda. Ogni volta abbiamo provveduto a sistemare il danno. Ora, a distanza di anni, questo nuovo boccone amaro. Vorremmo sapere se è un accanimento contro la nostra associazione, o è puro vandalismo ad opera di puri ignoranti».

Il circolo La Ca’ Bianca è una presenza pluridecennala a Masate, sempre in prima linea nella difesa dell’ambiente e sentinella del verde dell’area fra Adda, Martesana e Vimercatese. Nelle ultime settimane, il ritorno in prima linea nel dibattito sulla realizzazione alle porte del paese di un impianto di biogas. Fra i fondatori di trent’anni fa anche l’attuale sindaco Vincenzo Rocco, «ora - dice Virginio Castellazzi, uno dei promotori - siamo rimasti in pochi, ma continuiamo a far sentire la nostra voce».