Segrate, 26 giugno 2012 - Un duello all'ultimo sangue, combattuto a colpi di verbali iscritti a ruolo e cartelle di pagamento con cifre astronomiche. Al centro di questa battaglia ci sono gli automobilisti, stangati da una raffica di notifiche da 926 euro ciascuna.
Cartelle esattoriali e ingiunzioni di pagamento arrivate all’improvviso ai proprietari dei veicoli multati qualche anno fa sulla Cassanese. È l’ultimo colpo di coda del «Vampiro Rosso», il tanto famigerato T-Red, il sistema di telecamere montato qualche anno fa sui semafori della Cassenese, finito prima sotto inchiesta e poi al centro di un processo per presunti abusi con imputati il sindaco Adriano Alessandrini, il comandante dei ghisa Lorenzo Giona e il suo vice Dario Zanchetta. Secondo l’accusa, i semafori venivano «truccati» appositamente - il giallo durava meno secondi del previsto - per consentire ai Comuni di fare multe e quindi cassa.
Questa nuova vicenda riguarda i proprietari dei veicoli multati nel 2008 che, pur avendo ricevuto l’accertamento dell’infrazione, non avevano comunicato l’identità dell’automobilista che in quel momento era alla guida del veicolo immortalato. Si tratta di un obbligo di legge da rispettare entro 60 giorni dalla notifica. La prima sanzione è arrivata qualche mese dopo e ammontava a 264 euro, ma non tutti l’hanno pagata perché erano in attesa del ricorso, oppure perché il polverone sollevato dal processo aveva indotto ad attendere gli esiti di questa lunga e complicata vicenda. Nelle ultime settimane, però, una nuova stangata. A molti automobilisti stanno arrivando cartelle esattoriali da 926 euro, quasi quattro volte tanto rispetto ai 264 euro del primo verbale.
«I poveri cittadini sono continuamente tartassati -afferma Franco Fabietti, ex comandante della Polizia locale segratese e portavoce del fronte della protesta -: questi procedimenti dovrebbero essere tutti archiviati, visto che c’è in corso un processo penale». Un operaio di Cesano Maderno si è visto recapitare a casa un atto ingiuntivo da 1.841 euro per due multe consequenziali, nonostante si sia costituito parte civile nel processo dei T-Red. «Quei verbali sono illegittimi perché non riportavano la data in cui si è concretizzata la violazione - continua Fabietti - e sono ingannevoli perchè in alcuni casi sono stati notificati oltre la data prevista dal codice della strada e viziati nella forma».
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