Segrate, 10 giugno 2011 - «Finché Arpa e Asl non rilevano valori oltre la norma nei quartieri vicino alla Lucchini-Artoni non mi preoccupo per l’odore d’asfalto, né per il rumore. Di più: non sono tenuto a emettere ordinanze di chiusura senza riscontri scientifici ufficiali. Tuttavia, per fugare ogni dubbio il Comune ha già chiesto monitoraggi più approfonditi». Sul caso del bitumificio di via Tiepolo discusso lunedì mattina in sala consiliare il sindaco di Segrate Adriano Alessandrini garantisce, promette e declina responsabilità. «La Lucchini-Artoni è ultra controllata da Arpa, dal Comune e dalla Procura - spiega -. Il capannone risolverà il problema del rumore e dei fumi. A questo punto chiedo a chi protesta: come spostare l’azienda se è tutto in regola?».

Alessandrini ricorda i precedenti sopralluoghi dell’Arpa al cementificio: «Solo in un controllo su tre i decibel hanno sforato il limite. Quella volta il Comune emise un’ordinanza e l’azienda sta tuttora montando i pannelli anti-rumore. Inoltre i filtri installati da poco sugli scarichi per eliminare gli odori non sono ancora operativi semplicemente perché i lavori dell’azienda sono fermi da giorni a causa della pioggia. Il capannone progettato, oltre a ridurre il rumore percepito all’esterno, avrà altrettanti filtri sui gas. È assurdo alludere al contrario». Un dubbio pressante per gli abitanti di via Palach riguarda i materiali bruciati nelle fornaci del bitumificio e sui colori cangianti dei fumi: «I lavori della Lucchini-Artoni sono autorizzati dalla Regione. La mia rassicurazione può servire a pochissimo su questo. Ad ogni modo, per chiarire ogni dubbio abbiamo già chiesto all’Arpa di fare controlli a pagamento 24 ore su 24 sulle emissioni gassose». Laconico Alessandrini su traffico dei tir e orari di lavoro: «Due sono le cose: o i camion passano sul ponte degli specchietti o su via Morandi. Per i lavori notturni, la ditta può lavorare quando ne ha bisogno, infatti le asfaltature si fanno sempre di notte».

Sul deposito di ghiaia esterno al recinto della ditta il sindaco spiega: «La Procura aveva sequestrato quel terreno agricolo di proprietà della Lucchini-Artoni per l’uso improprio come deposito. Il comune cambierà la destinazione d’uso di quell’appezzamento in cambio della costruzione capannone». Una puntualizzazione sulla procedura burocratica: «La Vas procederà in contemporanea con la Conferenza dei servizi, ma si concluderà prima di questa, a settembre». Per finire, una stilettata ai contestatori di lunedì mattina: «Non c’è fondamento nel sostenere che l’Arpa faccia “artatamente“ i suoi controlli. Ma non scendo in polemica con i dissennati che mi hanno fischiato perché quella era una protesta comandata».