Milano, 25 maggio 2011 - Gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato l'ex sindaco di Cassano D’Adda,  Edoardo Sala, un ex assessore e un ex consigliere comunale. I tre sono finiti in carcere mentre altre due persone sono ai domiciliari. Oltre agli arresti, le Fiamme Gialle stanno effettuando dodici perquisizioni nei confronti di società e persone coinvolte nell’inchiesta per la quale complessivamente sono indagate una decina di persone. Le ordinanze di custodia cautelare chieste dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo sono state firmate dal gip Gaetano Brusa.

Le accuse sono di concussione e corruzione, quest’ultima contestata già da tempo a Sala. L’attività investigativa riguarda la ricostruzione di alcune procedure amministrative relative a interventi di carattere urbanistico. Secondo l’ipotesi sarebbero state corrisposte, o promesse, somme di denaro per pilotare specifiche varianti al piano regolatore generale tuttora vigente o per impostare, secondo determinati criteri, il piano del governo del territorio ancora in via di elaborazione che avrebbe dovuto sostituire il piano regolatore generale della cittadina alle porte di Milano.

E' di oltre 1 milione di euro la somma complessiva delle tangenti pagate o promesse agli arrestati. In particolare, alla ricostruzione della Procura "risulta la ricezione della somma di 500mila euro da parte del sindaco, di Michele Ugliola e di Gilberto Leuci in cambio dell'impegno a modificare la destinazione urbanistica di un vasto terreno sito a Cassano d'Adda da area di interesse pubblico a 'residenziale di completamento del tessuto edilizio consolidato', di proprietà, per quote, dell'imprenditore Antonio Repici".  

INTERCETTAZIONI - "Qui si vogliono sistemare per tre generazioni". E' questa una delle intercettazioni ambientali che compare nella richiesta di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'ex sindaco di Cassano e di altre quattro persone accusate di corruzione e concussione. La conversazione ambientale è tra l'imprenditore, la moglie e il commercialista Pierluigi Amati e ricostruisce la richiesta di denaro per un appalto. Nell'ordinanza si legge che "'vogliono' 40 euro al metro quadro, su un totale di 170mila metri cubi autorizzati, cioe' 6,8 milioni di euro", di cui il 20% da 'versare' subito. Una richiesta che l'imprenditore rifiuta, ma Amati conclude "che comunque, dappertutto, un imprenditore e' costretto a dover riconoscere un 'quid' in piu' alla politica".
 

GLI ARRESTATI - L’ex sindaco di Cassano D’Adda, “sin da quando non ricopriva ancora la carica di sindaco, progettava i reati poi commessi, secondo un disegno che consente di affermare come lo stesso abbia assunto detta carica al solo scopo di arricchimento personale, senza alcuna sensibilità verso le responsabilità e i doveri connessi alla carica di primo cittadino”. E' quanto ha scritto il gip di Milano, Gaetano Brusa, nell’ordinanza di custodia cautelare, spiegando che “le esigenze di cautela risultano nel caso di specie particolarmente elevate e non si ritiene che le medesime, per la loro intensita’ e per il disprezzo dimostrato dall’indagato verso la legalita’, possano essere salvaguardate con misure meno afflittive”.

Oltre che Sala sono finiti in carcere l’ex consigliere comunale Paolo Casati, e l’ex assessore ai lavori pubblici Alessandro Casati, mentre sono ai domiciliari il commercialista Pierluigi Amati e l’architetto Michela Ugliola. Le indagini, secondo quanto riporta il gip nell’ordinanza “delineano una grave situazione di compromissione della legalità nella gestione della cosa pubblica da parte dell’ex sindaco e degli altri pubblici ufficiali che non solo hanno violato le norme che presiedono alla garanzia di legittimita’ degli atti amministrativi, facendo privato mercimonio dei medesimi, ma hanno anche asservito agli esclusivi interessi privati l’azione pubblica al cui esercizio sono stati preposti".

 

PERQUISIZIONI A DICEMBRE - I finanzieri per la vicenda effettuarono una ventina di perquisizioni nella sede del Comune, presso le abitazioni di alcuni amministratori locali e le sedi di alcune società, los corso dicembre.  Edoardo Sala, sindaco di una lista civica di centrodestra, dopo le perquisizioni dello scorso dicembre e la sua iscrizione nel registro degli indagati, alla fine dell’anno scorso aveva rimesso l’incarico. Nelle indagini che hanno provocato un vero e proprio terremoto nel Comune di Cassano d'Adda sono ipotizzati in particolare i reati di concussione e corruzione.