Cernusco sul Naviglio, 5 marzo 2011 - Quasi 200 firme in 48 ore e centinaia di volantini in distribuzione davanti alle stazioni del metrò e nelle caselle postali dei residenti. È ufficialmente ricominciata la battaglia della lista civica Vivere Cernusco per un trasporto pubblico più equo per i pendolari dell’hinterland est di Milano che si spostano quotidianamente con la linea verde della metropolitana.

Una campagna da tempo portata avanti del gruppo ambientalista cernuschese, che negli anni scorsi aveva già raccolto decine e decine di adesioni, e ora rilanciata con forza all’indomani delle dichiarazioni di apertura verso una possibile revisione delle tariffe pronunciate a fine febbraio dall’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, in occasione dell’inaugurazione del capolinea MM2 di Assago.

Dopo lo spiraglio lasciato aperto dal Pirellone, dunque, Vivere ha deciso di uscire nuovamente allo scoperto, per battere il ferro finché è caldo. Referenti e portavoce del sodalizio ecologista, componente importante della maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta del sindaco Eugenio Comincini, hanno dunque dato inizio in questi giorni a un vera e propria campagna pubblicitaria a colpi di depliant informativi, consegnati a mano e via posta ai residenti che utilizzano la linea 2 della metropolitana. Forte e chiaro il messaggio: «L’attuale gestione del sistema delle metropolitane milanesi penalizza fortemente chi vive fuori Milano.

I cittadini che regolarmente utilizzano i mezzi pubblici, rinunciando all’auto privata, si trovano a: farsi carico di tariffe sproporzionate rispetto a quelle urbane, visto che negli ultimi 10 anni è sempre aumentato solo il costo del biglietto extraurbano mentre quello del biglietto urbano è rimasto a 1 euro (i cernuschesi che devono raggiungere Milano, invece, spendono da 2,1 a 2,75 euro, ndr); usufruire di un servizio nettamente inferiore per numero di corse; avere stazioni vecchie e fatiscenti; non poter usufruire di facilitazioni quali il carnet da 10 viaggi».

«Per questo - prosegue il testo del volantino destinato ai pendolari - chiediamo che Comune di Milano, Provincia e Regione ascoltino le richieste dei Comuni e dei cittadini dell’hinterland per una gestione più equa del trasporto pubblico. Il nostro Comune, con altri, si sta mobilitando, sosteniamolo con le nostre firme».

Il tutto accompagnato da una petizione on-line (per aderire basta un clic all’indirizzo www.viverecernusco.it), che mira a raccogliere il maggior numero di adesioni possibile, a Cernusco, così come in tutte le altre città che si affacciano sui binari della tratta Cascina Gobba Gessate, da consegnare poi a chi di dovere nel tentativo di avvicinarsi a uno storico traguardo che Vivere Cernusco, con il supporto dei pendolari di tutta la Martesana, spera di poter tagliare presto e una volta per tutte, magari entro la fine dell’anno. Enti superiori permettendo.