Liscate, 23 dicembre 2010 - Contro la pena di morte, una presa di posizione da parte della stessa azienda made in Illinois, Lake Forest per la precisione, con un importante sito anche a Liscate. Il colosso a stelle e strisce operante nel settore delle specialità farmaceutiche e dei sistemi di somministrazione dei farmaci, infatti, «si è impegnato a non vendere il Penthotal a istituti penitenziari all’estero e a inserire nei contratti con i distributori una clausola che specifichi che la distribuzione del prodotto non è consentita per la pratica dell’iniezione letale, pena la risoluzione degli accordi».

Queste le parole del ministero degli Esteri, scritte in una nota, al termine dell’incontro alla Farnesina cui hanno partecipato anche i vertici italiani della Hospira e i dirigenti dei ministeri tecnici coinvolti. Nel frattempo, la Camera ha votato sì alla mozione avanzata dai radicali affinché sia garantita la vendita all’estero del Pentothal, farmaco usato negli Usa proprio per eseguire le condanne a morte, prodotto in Italia, purché resti lontano dai bracci della morte americani e internazionali.

In base al testo approvato, il governo viene infatti impegnato «ad assumere ogni iniziativa di competenza volta a garantire che, nel pieno rispetto delle leggi interne e delle norme europee che vietano di cooperare in qualsiasi modo alla pratica della pena capitale, della tortura o di altri trattamenti crudeli e inumani, la produzione e la vendita all’estero di sodio tiopentale da parte dell’azienda farmaceutica Hospira siano autorizzate esclusivamente per scopi medici, a tal fine prevedendo che nell’autorizzazione all’immissione in commercio sia precisato che l’utilizzo del prodotto è consentito solo in strutture ospedaliere e nei contratti di compravendita sia chiaramente specificato che Hospira non consente la distribuzione del prodotto per la pratica dell’iniezione letale».

Soddisfazione anche tra le fila di Hospira che, per bocca del senior manager Usa Daniel Rosenberg, ha dichiarato che «L’azienda non ha mai avallato l’impiego dei propri farmaci nelle procedure impiegate per la pena di morte. Siamo soddisfatti per il voto favorevole espresso dal Parlamento». Il Pentothal continuerà ad essere venduto dunque, allo Stato ora il compito di vigilare sul suo utilizzo.