Cernusco sul Naviglio, 31 ottobre 2010 – Il piano di Governo del Territorio di Cernusco sul Naviglio è diventato realtà. Si è conclusa venerdì notte la lunga maratona di consiglio comunale che ha portato, dopo quattro giorni di lavori serrati, il consiglio comunale ad approvare definitivamente il documento urbanistico. Il documento manda in pensione il vecchio piano regolatore del 2000, fissando e delineando lo sviluppo futuro della città.

Il Pgt elaborato dall’amministrazione comunale guidata da Eugenio Comincini ha incassato il sì compatto della maggioranza di centrosinistra e la significativa astensione di due consiglieri di minoranza (il leghista Angelo Rocchi e Ciro Angrisano della lista Cassamagnaghi). Contrari invece gli esponenti del Pdl locale e l’ex sindaco Daniele Cassamagnaghi. Tre gli assenti (Cogliati della Lega Nord, De Luigi del Pdl e l’indipendente Gargantini). Per quanto riguarda gli aspetti peculiari del nuovo Piano, giunta e maggioranza sottolineano con soddisfazione i capisaldi contenuti nel documento urbanistico.

Tra gli altri, la «tutela del territorio, dei terreni agricoli e dei parchi«, la «salvaguardia delle cinture verdi che impediscono la conurbazione con i comuni limitrofi», la «valorizzazione dell’asse del Naviglio», la «riduzione delle volumetrie edificabili», lo «stop alla trasformazione di villette in palazzine multipiano», «l’attenzione all’ambiente e alle energie rinnovabili», la predisposizione di un «modello di sviluppo che vada di pari passo con i servizi alla persona». «A conclusione del complesso e lungo iter che ha condotto alla votazione finale«, ha dichiarato il sindaco Comincini - sento il dovere di esprimere un sentito e sincero ringraziamento a tutte le persone che hanno dato il loro contributo per gestire la delicata fase delle osservazioni e controdeduzioni, così come al consiglio comunale, agli assessori, ai dirigenti comunali, ai tecnici e ai professionisti.

Con la certezza di consegnare alle nuove generazioni un Pgt che vuole garantire a Cernusco sul Naviglio un futuro di vivibilità e benessere per offrire un modello di città che sia “a misura d’uomo”». La discussione si è concentrata soprattutto sull’analisi delle 250 osservazioni presentate da cittadini, enti, professionisti del settore, e controdedotte una per una dai rappresentanti dell’amministrazione comunale prima di passare alla votazione finale.