Vintage Roots Festival, a Inzago bulli e pupe di ogni età

Si chiude oggi e non si ripeterà più l’amatissimo evento

Un momento della kermesse

Un momento della kermesse

Inzago (Milano), 24 giugno 2018 - Il sindaco non si rassegna. Ieri, Andrea Fumagalli, in mezzo a sofisticate Peggy Lee, sensuali Rita Hayworth e selvaggi Marlon Brando ha promesso che farà di tutto per salvare il Vintage Roots Festival, la manifestazione più amata dalla Martesana arrivata, pare, alla corsa finale. Impegno organizzativo estremo con sponsor che scarseggiano nonostante l’enorme successo di pubblico spingeranno i promotori, a malincuore, ad abbassare la saracinesca dopo 10 anni ruggenti. Oggi, salvo miracolo, l’ultimo storico appuntamento con gonne a ruota, camicie a scacchi, ballerine, banane e brillantina e la musica, anima della kermesse anni ’50 a Inzago, presa da assalto da migliaia di appassionati. Il raduno nel suo genere «è il più importante del Nord Italia dedicato alla cultura dell’America degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta».

Si chiude tra poche ore l’edizione 2018 dell’inossidabile manifestazione che ha saputo imporsi come nessun’altra in questo spicchio di hinterland. Sei giorni di remake, scattati martedì fra concerti, spettacoli e l’elezione di Miss Pin Up: il fascino è quello della prima volta. Arricchito dal mondo che gira intorno all’appuntamento: il vintage market che ha raccolto 50 espositori di moda, accessori e oggettistica, il Beauty Corner allestito per make-up e acconciature in stile anni ‘50, il punto Wedding per nozze amarcord a stelle e strisce, e aree food & beverage. Tra le novità dell’anno la «Wall of Death» in via Brambilla: all’interno di un cilindro di legno di 18 metri di diametro spericolati motociclisti corrono sulle pareti esibendosi in acrobazie mozzafiato.

Oggi, Villa Facheris ospiterà l’American Car Contest, esposizione di 15 auto americane pre ’62. L’Hawaian Party di ieri sarà sostituito in giornata da una numerosa programmazione di stage di ballo gratuiti (50’s Jive, Boogie Woogie e Lindy Hop). Per questa edizione speciale è stato realizzato il primo 50’ Jive Contest, gara di ballo con giuria. Come grande evento di chiusura il Vintage Roots Rock’n Roll Review: gli artisti di maggior rilievo che hanno animato il Festival in questi dieci anni si esibiranno in una sensazionale rassegna accompagnati dai «Jumpin’up». Un grazie dagli organizzatori «al Comune che patrocina, alla Pro loco e ai sostenitori storici, in testa Cogeser e Bcc, G&B Connect». Cala davvero il sipario? Non è detta l’ultima parola: il primo cittadino, ospite d’onore della kermesse, è pronto a lanciare il salvagente.