Poca Samb, un pareggio e tanti rimpianti

I cambi di Montero non danno frutti, il Mantova in dieci acciuffa i rossoblù su un rigore inesistente e poi resiste in nove per metà ripresa

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SAMBENEDETTESE

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(4-3-1-2) Tozzo; Bianchi, Baniya, Checchi, Pinton (31’s.t. Panizzi); Di Molfetta (31’s.t. Mazza), Zibert (22’s.t. Militari), Gerbaudo (31’s.t. Lucas); Guccione; Ganz (14’s.t. Silvestro), Cheddira A disp. Tosi, Zappa, Zigoni, Palmiero, Sane, Fontana. All. Troise

SAMB (4-4-2) Nobile; Lombardo (14’s.t. Padovan), Biondi, Di Pasquale, Enrici; Fazzi (22’s.t. Scrugli), Rossi, De Ciancio, Trillò (31’s.t. Liporace); Botta, Lescano. A disp. Laborda, Fusco, Chacon, Serafino, Mehmetaj, De Goicoechea. All. Montero

Reti: 27’ Botta, 39’ Ganz (rig.)

Arbitro: Adalberto Fiero di Pistoia (Luca Testi di Livorno e Marco Lencioni di Lucca)

Note: si gioca a porte chiuse. Ammoniti: 25’ Guccione, 31’ Garzon (allenatore in seconda del Mantova), 39’ Lombardo, 11’s.t. Rossi, 13’s.t Zibert e Fazzi, 20’s.t. De Ciancio, 31’s.t. Biondi. Espulso: 30’ Guccione, 18’s.t. Silvestro. Angoli 2-7. Recupero 2’, 5’

Che Montero avesse voglia di sorprendere lo si intuiva leggendo i convocati, ma che fosse in grado di farlo a tal punto era difficile prevederlo. Col Mantova, la Samb del tecnico uruguagio s’è presentata con Scrugli in panchina e Ivan Rossi che, lontano dalla migliore forma secondo Zironelli, contro i lombardi è stato titolare per novanta minuti e passa. E fino a qua passi, perché i rossoblù avevano quasi un’intera squadra fuori per infortunio o squalifica. Contro i biancorossi non erano schierabili, per motivi diversi, D’Ambrosio e Cristini dietro, Shaka Mawuli, D’Angelo e Angiulli in mezzo, Bacio Terracino e Maxi Lopez davanti. Tutti potenziali titolari, tutti preziosissimi. Ma che nonostante le assenze e dopo aver diretto soltanto due giorni di allenamenti, Montero potesse passare dal 3-4-2-1 al 4-4-2, era difficilmente pronosticabile. Eppure è quello che è accaduto: la Samb a Mantova è scesa in campo con Fazzi e Trillò come centrocampisti di fascia e Botta seconda punta alle spalle di Lescano.

Il risultato non è stato granché, perché i rossoblù hanno tirato in porta, compreso il gol, soltanto tre volte, seppure la gara avesse preso una piega estremamente positiva attorno alla mezzora. Merito del solito Botta, che come Atlante regge la Samb sulle spalle dal punto di vista offensivo, ma che pure nel 4-4-2 è stato costretto a scendere continuamente a centrocampo per cercare palloni giocabili, lasciando da solo Lescano, solitario come lo Spillo Altobelli di Gianni Mura.

E merito anche dell’uomo più solo che ci sia un campo di calcio: l’arbitro. A questa solitudine che s’attira improperi, qualche fischietto reagisce con freddezza, qualcun altro (sarà il fascino della divisa), lo fa come Adalberto Fiero da Pistoia, che ha voluto prendersi il proscenio recitando da primattore. Otto ammoniti e due espulsi sono il bilancio della sua direzione di gara: niente male, soprattutto per la Samb che ne ha beneficiato grazie alle espulsioni di Guccione (capitano del Mantova, autore di dieci gol) e di Silvestro. Con il primo rosso, la Samb ha giocato per un’ora in superiorità numerica; col secondo, ha potuto giocare in undici contro nove per quasi mezzora. E sarebbe stata una gran cosa se i rossoblù avessero concluso più di quanto hanno fatto e se lo stesso Fiero non avesse deciso di pareggiare il conto giudiziario regalando un rigore al Mantova. Infatti, dopo il vantaggio della Samb, firmato dal solito Botta con una punizione-capolavoro (una parabola dai trenta metri che si è insaccata nel sette), i rossoblù si sono ritrovati in vantaggio numerico per il secondo giallo rifilato a Guccione: siccome però il primo fallo era meno netto del secondo, forse Fiero ha pensato bene di fare pari e patta sanzionando un contatto tra Lombardo e Ganz.

Il problema era che il fallo (quasi inesistente pure quello) era di poco fuori area, tanto che lo stesso arbitro toscano aveva segnalato la punizione, per poi correggersi su indicazione del guardalinee. Ovviamente, Ganz non ha sbagliato e dopo il pari il Mantova si è chiuso dietro, con la Samb che non è più riuscita a concludere in porta. Pure in undici contro nove dopo l’espulsione di Silvestro (18’s.t.), l’unico tentativo è stato di Botta, al 94’ (!). Insomma, il 4-4-2 non ha portato bene, e Montero dovrà sperare sul recupero degli assenti, seppure ci dovrà mettere anche qualcosa di suo perché la Samb di Mantova ha veramente fatto fatica a tirare in porta.

Pierluigi Capriotti