La Fermana resta in dieci per 83 minuti Il Mantova la punisce con Guccione

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FERMANA

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(4-3-3): Tosi; Bianchi, Zanandrea (79’ Panizzi), Checchi, Militari (68’ Silvestro); Ganz (68’ Zibert), Guccione (86’ Mazza), Gerbaudo; Milillo, Cheddira, Felippe (46’ Saveljevs). A disposizione: Bertolotti, Rosso, Banyia, Pinton, Fontana, Cortesi, Di Molfetta. Allenatore: Troise.

FERMANA (4-4-2): Ginestra; De Pascalis (88’ Demirovic), Manetta, Scrosta, Sperotto (88’ Palmieri); Iotti (73’ Raffini), Urbinati, Graziano, Mordini (50’ Grossi); Neglia, Cognigni (88’ Cremona). A disposizione: Tantalocchi, Massolo, Rossoni, Manzi, Staiano, Grbac, Bonetto. Allenatore: Cornacchini.

Arbitro: Grasso di Ariano Irpino

Rete: 62’ Guccione.

Note: terreno di gioco allentato e spelacchiato in più parti. Ammoniti: Graziano; lo stesso, doppio giallo, espulso al 7’ del primo tempo, Grossi, Demirovic (F), Felippe, Saveljevs, Milillo (M). Angoli: 6-4; recupero: 1’+4’.

Tutto buono tranne il risultato. La Fermana esce battuta dal "Martelli", prima sconfitta dell’era Cornacchini, e inizia il girone di ritorno con un risultato fotocopia di quello dell’andata: uno a zero, gol di Guccione, così come fini la prima al "Recchioni", in gol sempre il capitano del Mantova. Tutto buono, abbiamo detto, fatti salvi tre episodi: due per colpa della Fermana, uno dell’arbitro nettamente insufficiente. Andiamo con ordine, al 3’ Graziano salta a braccia larghe, la punizione ci sta, ma l’ammonizione appare esagerata; 4 minuti dopo lo stesso entra da dietro su Gerbaudo in una zona del campo dove poteva fare tutto meno quello che ha fatto, si becca stavolta il giallo sacrosanto e il conseguente rosso che lascia la Fermana per 83 minuti in inferiorità numerica. Poi il delitto perfetto dell’arbitro: corre il 29’ Mordini strappa palla sulla fascia di competenza, va sul fondo mette al centro per Cognigni, la palla è deviata con un braccio da Checchi, e finisce in angolo tra le proteste vibranti dei giocatori e della panchina canarina, ma l’arbitro concede solo il corner. Se vogliamo quella del rigore negato alla Fermana, è l’unica emozione di un primo tempo che i canarini, nonostante l’un uomo in meno, ridisegnati in mezzo al campo da Cornacchini con un 4-4-1, controllano con sufficiente sicurezza di fronte a un Mantova inconcludente che non ha portato un solo pericolo nell’area fermana.

La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. I locali appaiono più presenti, spingono ma senza trovare il bandolo della matassa fino all’azione del gol che, ripetiamo, poteva e doveva essere evitato con un briciolo di attenzione in più: Grossi perde malamente una palla a centrocampo, ne approfitta Cheddira che fugge sulla sinistra e mette al centro per Manetta che non ci arriva e di seguito fanno la stessa cosa Urbinati, Scrosta e l’immobile Ginestra, con Guccione appostato sul secondo palo che insacca. E’ il gol vittoria per ivirgiliani che soffrono nel finale l’arrembaggio dei canarini; portato grazie ai tre innesti: Demirovic, Palmieri e Cremona). Ma non basta.