L’Arezzo regge un tempo, due rigori per il ko

Belloni si divora il vantaggio all’inizio, poi Sala salva su Ganz. Nella ripresa in appena cinque minuti il Mantova chiude la partita

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AREZZO

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(4-3-3): Tozzo; Bianchi (42’ st Tosi F.), Checchi, Zanandrea, Panizzi; Lucas (42’ st Rosso), Militari, Di Molfetta (19’ st Gerbaudo); Cheddira, Ganz (19’ st Vano), Guccione (31’ st Zibert). A disposizione: Tosi R., Silvestro, Zappa, Saveljevs, Esposito, Moreo, Cortesi. Allenatore: Troise.

AREZZO (3-5-2): Sala; Baldan, Kodr, Cherubin (13’ st Merola), Luciani; Benucci, Di Paolantonio, Arini; Belloni (28’ st Sussi), Zuppel (28’ st Di Nardo), Cutolo. A disposizione: Loliva, Gagliardotto, Soumah, Gilli, Sportelli. Allenatore: Camplone.

Arbitro: Centi di Viterbo (Piedipalumbo-FineDelrio)

Reti: st 12’ Ganz (rig.), 17’ Guccione (rig.)

Note: ammoniti Baldan; Di Molfetta, Cherubin, Belloni, Sala, Guccione, Vano, 43’ Arini

di Fausto Sarrini

Cinque minuti fatali all’Arezzo a Mantova nel primo dei quattro recuperi, due rigori uno dietro l’altro. E’ un’annata dannata e maledetta, dove oltre agli errori al calciomercato estivo non ne gira bene una. Più di mezza squadra positiva al Covid, una faticosissima ripresa, pochi allenamenti nelle gambe, eppure a Mantova gli amaranto hanno tenuto testa ai padroni di casa, divorandosi il vantaggio con Belloni che tutto solo ha calciato a lato al 21’ , mentre i lombardi hanno sfiorato la rete con Ganz al 44’, Sala al debutto è stato splendido a salvare.

Nella ripresa purtroppo in cinque minuti il patatrac. Due falli evitabili ma neanche evidentissimi di Belloni e del numero uno Sala, ma con l’ex Cheddira che si è buttato già prima del contatto. Regole troppo penalizzanti per i portieri. E con questo metro di giudizio allora c’era anche una trattenuta su Zuppel nel primo tempo.

Con gli uomini contati e una condizione tutt’altro che ottimale, Camplone ha cambiato saggiamente modulo puntando sul 3-5-2 e l’Arezzo ha lottato, giocato discretamente pur fra tante difficoltà, poi il ko con due rigori. Sull’1-0 Camplone ha dovuto togliere Cherubin (contrattura) e messo dentro Merola ma da quel momento, anche complice il naturale calo atletico, la squadra ha perso le giuste misure.

In generale è giusto riconoscere che Camplone è un allenatore esperto e di valore che sta facendo il possibile per risollevare un Arezzo messo malissimo in classifica. Ci mancava anche il successo del Gubbio su autorete contro una Triestina ridotta in dieci. Per salvarsi ci sarà da soffrire fino all’ultimo, il distacco comincia a farsi pesante anche se ci sono partite da recuperare. Purtroppo il tour de force micidiale non aiuta una squadra che deve recuperare la condizione. Ha ragione Camplone, l’Arezzo rischia di essere troppo penalizzato. Sabato uno scontro diretto a Imola, in notturna (ma chi è che a spalti vuoti ha avuto questa trovata?) assolutamente da non fallire. Una nuova sconfitta sarebbe una mazzata tremenda. Certo, l’Imolese può preparare con una settimana normale il match, gli amaranto in emergenza no. Ma serve svoltare perché altrimenti diventerà troppo dura. Mai nella storia almeno recente, l’Arezzo aveva appena tre punti dopo nove giornate. Un inizio da incubo.