Serie D, il Mantova rischia di veder andare in fumo una grande stagione

La grave emergenza sanitaria mette seriamente a repentaglio la ripresa e la conclusione del campionato che vede i virgiliani in testa

Mantova Calcio

Mantova Calcio

Mantova, 22 marzo 2020 - Il perdurare e l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria rendono sempre più difficile il ritorno in campo. Le categorie minori, a cominciare da quelle giovanili che devono riservare un’attenzione particolare ai loro protagonisti, hanno già alzato bandiera bianca, spostando il tutto oltre giugno. Rimangono però da definire quelle che potranno essere le sorti di un campionato importante sotto molti punti di vista come la serie D.

La premessa doverosa ad ogni riflessione è legata al fatto che, in fine dei conti, l’unico giudice accreditato della 2019/2020 sarà inesorabilmente l’epidemia. Al di là di questo, però, il mondo del calcio sta cercando le soluzioni utili per farsi trovare pronto in vista di un’eventuale ripresa. Dalla Figc e anche dalla Lnd stanno giungendo dichiarazioni che ribadiscono di voler salvaguardare il percorso che è stato fatto nei mesi scorsi sul campo. L’ipotesi più ottimistica è quella di un ritorno in campo verso maggio (ma la data sembra pericolosamente spostarsi in seguito alle ordinanze di questi ultimi giorni). Probabile una ripartenza a porte chiuse, con partite sia di domenica e di mercoledì per poter chiudere in piena estate (luglio?) il regolare tragitto del campionato. Questa tesi, però, sembra scontrarsi sempre di più con i dati (più che preoccupanti) che si susseguono di ora in ora e tendono “pericolosamente” verso l’impossibilità di tornare alla normalità nei tempi brevi che sarebbero richiesti dalla volontà di concludere regolarmente la stagione.

Un’osservazione che sembra fare spazio soprattutto a due strade. La prima prevede il “congelamento” delle classifiche dei gironi di serie D al momento dell’inizio dell’emergenza sanitaria, mentre la seconda parla di annullamento di una stagione che non ha potuto raggiungere regolarmente il traguardo previsto. Per quel che riguarda la prima opzione si potrebbe procedere alla promozione delle squadre in testa ai vari raggruppamenti e, magari, bloccare le retrocessioni, ma le casistiche che si potrebbero presentare sono più che numerose (comprendendo anche la questione dei ripescaggi e del possibile forfait di società sempre più fiaccate dalla crisi). L’unica certezza che accompagna queste osservazioni è che in entrambi i casi sembra ben difficile riuscire ad evitare le code giudiziarie (con ricorsi più o meno infinite) che ne deriverebbero. Proprio il risultato che i vertici del calcio italiano intendono evitare, anche e soprattutto per poter partire a tempo debito in tutta tranquillità con la stagione 2020/2021.

In questa situazione anche il Mantova non può non far sentire la sua voce e, anche se la premessa di ogni discorso rimane sempre legata alla necessità in tempi così difficili di garantire innanzitutto la salute, la società biancorossa non è affatto disposta a veder cancellare con un semplice colpo di spugna tanti mesi lavoro e un cammino che ha visto la compagine virgiliana balzare da subito in testa e non mollare più lo scettro del comando, acquisendo, al contrario, un vantaggio sempre più consistente sulle inseguitrici. In questo senso l’auspicio in casa biancorossa rimane quello di poter completare e festeggiare sul campo la propria vittoria, ma, d’altra parte, rimane altrettanto ferma la decisione di proteggere lo splendido percorso compiuto fino a dieci giornate dal termine della stagione. Il sodalizio di viale Te non vuole nemmeno prendere in considerazione l’idea di dover resettare tutto e trovarsi a ripartire da zero a settembre ed è pronto a fare le dovute considerazioni per tutelare sia il lavoro svolto che gli investimenti compiuti. L’unico problema rimane il fatto che prima di poter ricevere risposte certe e concrete bisognerà ricevere il “fatidico assenso” dell’emergenza sanitaria.