Il Mantova 'vede' la serie C e chiede decisioni in tempi brevi

Nel calcio regna la più grande incertezza, ma sembra sempre più vicina la conclusione forzata del campionato di serie D

Mantova Calcio

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Mantova, 28 aprile 2020 - Il calcio (e quello dilettantistico in particolare) sta vivendo un momento di grandissima incertezza, ma il Mantova può davvero “vedere” la serie C. E’ questa, in estrema sintesi, la soluzione della sempre più ingarbugliata matassa che sta guidando il calcio italiano, pericolosamente sospeso tra la dichiarazione del premier Conte, che ha annunciato la ripresa degli allenamenti di gruppo da lunedì 18 maggio, e la brusca frenata del ministro dello sport Spadafora, che non solo ha precisato che la ripresa degli allenamenti non implica necessariamente la ripartenza dei campionati, ma ha anche sottolineato che il mondo dei dilettanti chiede la chiusura della stagione.

Una situazione che, giorno dopo giorno, si sta avvicinando sempre più, con molte società che non sarebbero in grado né di riprendere la normale attività e né, tanto meno, di rispettare i canoni imposti per cercare di tutelare la salute e prevenire il pericolo di nuovi contagi. Stando così le cose, il campionato in corso si potrebbe considerare ormai concluso, con la conseguenza che bisogna prendere in fretta tutte le decisioni relative. In questo senso, come ha confermato il presidente della Lega Pro, Ghirelli, la più attesa in casa virgiliana è senza dubbio la conferma delle nove promozioni tra i professionisti e i biancorossi, saldamente in testa a due terzi della stagione, possono dire di avere in tasca il sospirato biglietto per tornare tra i professionisti. Una possibilità che si fa ancora più concreta se solo si considerano altri elementi come la storia della società, la sua solidità e il comportamento delle ultime stagioni. In attesa di comunicazioni ufficiali da parte del Governo e dei vertici del mondo del pallone, però, rimane del tutto in sospeso il futuro e, in particolar modo, quello della Lega Pro. In questo momento tengono banco le crescenti difficoltà di molti sodalizi che non solo non sarebbero in grado di ripartire adesso, ma non potrebbero tornare in campo neppure in autunno. Una grave problematica che rischia di scatenare l’ennesima ecatombe di società e che potrebbe offrire l’occasione per l’ennesima revisione della categoria. In tal senso l’idea di base sarebbe quella di confermare un format con sessanta squadre, ma pare sempre più improbabile il semplice fatto di riuscire a raggiungere un simile numero.

D’altra parte si sta facendo spazio l’idea di un possibile ritorno ad una sorta di C1 e C2, abbandonata solo poche stagioni fa, così da consentire alle società più solide di confrontarsi con una sorta di campionato d’Eccellenza, mentre le altre rimarrebbero sospese in un “limbo” a metà tra professionismo e calcio dilettantistico. Qualora prevalesse questa sorta di “ritorno al passato”, il Mantova potrebbe trovarsi a ripartire dalla C2, ma sono tante le cose che si dovranno decidere nei prossimo giorni. La principale richiesta che proviene in tal senso dal sodalizio di viale Te, però, è che si ponga fine al più presto a questa situazione di stallo e si trovi al più presto il coraggio di decidere. Le società devono organizzare moltissimi aspetti e una realtà ambiziosa e che vuole continuare a fare le cose per bene come il Mantova non può perdere altro tempo prezioso prima di mettersi al lavoro per costruire il suo futuro.