Serie D, Mantova: aggressività e concentrazione per dare sempre il massimo

Ancora out De Santis, i biancorossi hanno visto tornare ad allenarsi Riccò, mentre Mister Morgia "catechizza" i suoi giocatori per spingerli a dare qualcosa in più

Un'immagine della gara di andata che si è giocata in casa dello Scanzorosciate

Un'immagine della gara di andata che si è giocata in casa dello Scanzorosciate

Mantova, 16 gennaio 2019 - Il Mantova è al lavoro per preparare la gara interna di domenica con il pericolante Scanzorosciate. Una squadra affamata di punti, ma che la formazione di Massimo Morgia deve cercare di battere con tutte le risorse a sua disposizione per far proseguire nella giusta direzione il lunghissimo testa a testa con il Como (che dal canto suo ospiterà l'Olginatese fanalino di coda).

In vista del match del "Martelli", la compagine virgiliana non potrà contare sicuramente su De Santis, che ha dovuto già dare forfait in vista del big-match vinto in casa della Caronnese e che rimarrà indisponibile. Non scenderà sicuramente in campo, ma ha ripreso ad allenarsi Lorenzo Riccò, fermo per un grave infortunio ormai da quattro mesi. Una notizia positiva, oltre che per il giovane, anche per una squadra come il Mantova che, come ha ribadito pure la vittoria di Caronno Pertusella, punta molto sulla forza del gruppo. Messa comunque in archivio la soddisfazione per avere inflitto la prima sconfitta interna ai quotati varesini, il Mantova (che mercoledì 30 gennaio renderà visita all'Unione Sanremo per i quarti di finale di Coppa Italia) deve guardare avanti e deve continuare a marciare a pieno ritmo. Un intento tutt'altro che facile da realizzare, anche se il tecnico Massimo Morgia indica la via da seguire ai suoi giocatori: "Dobbiamo essere più aggressivi. Dobbiamo essere noi a prendere in mano le redini della partita e a costruire gioco ed occasioni da rete".

Uno spirito che in casa della Caronnese non sempre si è manifestato, tanto che alla fine sono stati i varesini a tenere più a lungo il possesso della palla. Un "peccato" che una squadra votata al bel gioco e ad imporre le sue manovre come quella virgiliana non deve più commettere. Un aiuto fondamentale in questo direzione può giungere da altre "colonne" da sempre care al tecnico biancorosso: la voglia di sacrificarsi e la massima concentrazione. Requisiti che possono già rivelarsi determinanti domenica, quando arriverà allo Stadio "Martelli" una rivale, già battuta all'andata, che sulla carta dovrebbe essere alla portata di Ferri Marini e compagni, ma che, proprio per questo dev'essere affrontata con lo stesso rispetto e la medesima grinta che verrebbero naturali se dall'altra parte del campo ci fosse il Como.