Verso la promozione, il Mantova freme per l'ufficializzazione del ritorno in C

Mercoledì 20 maggio il Consiglio Federale potrebbe sancire il passo in avanti che darebbe il via ai nuovi, ambiziosi progetti della società di viale Te

La Serie B si ferma

La Serie B si ferma

Mantova, 17 maggio 2020 - I festeggiamenti sono severamente vietati e lo spumante rimane ben nascosto nel frigorifero, ma il Mantova vede sempre più vicina la serie C e il sospirato Consiglio Federale di mercoledì 20 maggio, dopo tanta attesa, potrebbe finalmente trasmettere il crisma dell’ufficialità alla notizia che cancellerebbe ogni scaramanzia e che tutti in terra virgiliano non vedono l’ora di poter ascoltare. Anche i vertici del calcio si stanno esprimendo in questa direzione e nelle ultime ore prima il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, e poi il suo omologo della Lnd, Cosimo Sibilia, si sono sbilanciati in modo chiaro sull’imminente promozione dei biancorossi in serie C.

I due dirigenti hanno svolto ovviamente un discorso differente, rivolto con maggiore attenzione alle proprie competenze specifiche, ma entrambi hanno benedetto il passaggio di categoria di un Mantova che ha guidato il girone D dalla prima giornata e che al momento di quella che potrebbe diventare a breve l’interruzione definitiva godeva di ben sette punti di vantaggio sul Fiorenzuola, l’inseguitore più ravvicinato. “Le squadre in testa devono andare in C” è la posizione comune di Ghirelli e Sibilia e proprio il Consiglio Federale di mercoledì 20 potrebbe rappresentare il passo in avanti decisivo per dare il via alla gioia del Mantova 1911 per un ritorno nel calcio che conta che sarebbe ampiamente meritato.

Una promozione che premierebbe quanto visto sul campo ma che, però, potrebbe beffardamente non segnare il ritorno tra i professionisti. In effetti, anche se crescono le opposizioni a questo disegno, continua a rimanere in piedi il disegno per una immediata riforma dei campionati che ridurrebbe il numero delle società professionistiche a sessanta, inserendole esclusivamente in una serie A da venti contendenti e in una B formata da due gironi composti ciascuno da venti formazioni. In questo caso la Terza Categoria, dove sarebbe diretto il Mantova, perderebbe i gradi di torneo professionistico e diventerebbe il tetto del calcio dilettantistico. Una mutazione importante ai fini fiscali per molte realtà che sono sull’orlo della crisi finanziaria, ma che cancellerebbe sul nascere quel ritorno tra i “prof” che la società di viale Te ha posto quale base fondamentale per molti suoi progetti.

Naturalmente in questo momento sarebbe determinante riuscire a verificare quante squadre potranno effettivamente iscriversi al campionato 2020/2021 vista la grave crisi economica portata dall’emergenza sanitaria, ma il ritorno tra i professionisti costituisce un punto di riferimento essenziale per i piani di patron Setti che intenderebbe creare un vincolo diretto tra l’Hellas Verona e il sodalizio biancorosso, che potrebbe diventare un trampolino di lancio dei giovani più promettenti del vivaio gialloblù. Un Mantova nuovamente tra i professionisti, inoltre, viene indicato come il lasciapassare essenziale per una serie di legami con il territorio che avrebbero il duplice obiettivo di coinvolgere il territorio alla causa dei biancorossi e portare avanti programmi ambiziosi come la risistemazione dello stadio e la costruzione di un centro di allenamento innovativo, destinato a diventare la “casa” sulla quale poggiare la risalita di un Mantova che spera di poter celebrare mercoledì 20 il suo “primo passo” verso il calcio che conta.