Mantova: la delusione non deve far cancellare un anno di ottimo lavoro

E' l'allenatore Massimo Morgia a sottolineare il delicato momento della società di viale Te, dove l'amarezza per il verdetto del campo non può spingere a ripartire da zero, dimenticando la buona base che è stata costruita quest'anno

I biancorossi non sono riusciti a raggiungere la C nonostante un anno da protagonisti

I biancorossi non sono riusciti a raggiungere la C nonostante un anno da protagonisti

Mantova, 20 maggio 2019 - Dopo aver visto svanire anche la strada del ripescaggio, l’ultima che avrebbe potuto riaprire subito le porte della serie C, sono in molti a chiedersi quale potrà essere il futuro del Mantova e quali mosse ha in serbo la società di viale Te. Un presa di posizione molto chiara in questo senso è stata quella di Massimo Morgia, che subito dopo la sconfitta nella finale dei play off con la Pro Sesto ha parlato approfonditamente della stagione appena conclusa, cercando al tempo stesso di spingere lo sguardo verso la prossima: “Abbiamo subito la terza mazzata nel breve spazio di poco tempo – è la riflessione dell’allenatore biancorosso - Purtroppo non ci possiamo girare intorno, siamo arrivati secondi in Campionato, secondi Coppa Italia (eliminati in semifinale, per precisione – ndr) e secondi nei play off. Possiamo dire tre secondi posti che fanno male e che lasciano grande delusione.

Nello stesso tempo voglio ribadire se non era giusto osannarci prima, non è nemmeno giusto crocifiggerci adesso. Abbiamo perso, ma possiamo andare in giro a testa alta. Abbiamo dato il massimo dentro e fuori dal campo dall’inizio alla fine della stagione. Nessuno si è mai tirato indietro e tutti hanno dato sempre il massimo. Tutto è stato perfetto, il rapporto con la società, il lavoro della squadra e dello staff e il sostegno del pubblico. Per questo fa ancora più male non essere riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati e che Mantova merita senza dubbio. Grande delusione, ma, detto questo, non bisogna commettere l’errore, di pensare che sia tutto da buttare. La società è sana e ripartirà il prossimo anno decisa a raggiungere i suoi progetti. Quest’anno le cose non sono finite come tutti avremmo voluto, ma non direi che si tratta di anni di illusioni.

Non possiamo dimenticare che questo gruppo societario era alla sua prima stagione, non alla ventesima. Quindi il primo tentativo non è stato coronato da successo, ma si è creata una base della quale la dirigenza stessa può tenere conto in chiave futura. Non dobbiamo mescolare quello che è stato e dire che per una sconfitta tutto è da cancellare. Personalmente – è la conclusione di mister Morgia – non posso che ribadire quanto ho già detto dopo la gara col Sondrio. Non abbiamo vinto e siamo stati sconfitti arrivando per tre volte secondi, ma questo non toglie che abbiamo vissuto un anno bellissimo. Abbiamo disputato un campionato meraviglioso e questo sono i numeri a dirlo, non sono certo io. Per quel che riguarda le responsabilità di quello che è accaduto, me le assumo tutte io, sia perché sono l’allenatore, sia perché sono il anziano del gruppo. Sicuramente ci saranno stati degli errori (dei quali, ripeto, mi assumo le responsabilità), ma questo non può e non deve cancellare il lavoro che è stato fatto e la base che è stata costruita per il futuro. Su questa si può e si deve costruire, non si può assolutamente cancellare tutto quello di bello che abbiamo vissuto perché abbiamo perso una partita e siamo arrivati tre volte secondi, ripeto secondi e non ventesimi…”.