Mantova, esonerato Brando. Panchina al vice Garzon

La società virgiliana opta per la soluzione interna. Nello staff della prima squadra anche Matias Cuffa, ex tecnico della juniores

Lucio Brando, esonerato qualche giorno fa

Lucio Brando, esonerato qualche giorno fa

Mantova, 28 gennaio 2020 - Le “nubi” che si sono addensate sul Mantova (e in particolare sulla panchina di Lucio Brando) dopo il pareggio-beffa con la Vigor Carpaneto di domenica hanno portato subito il loro effetto. Il tecnico che lo scorso anno ha guidato il Fiorenzuola e a che a luglio è passato al timone dei biancorossi è stato sollevato dal suo incarico.

La società di viale Te, visto il brusco rallentamento della squadra e i risultati colti dall’inizio del ritorno, con il Fiorenzuola che è risalito da -7 agli attuali -3, ha deciso di esonerare l’allenatore che saluta la compagine virgiliana in testa alla classifica, ancora imbattuta, con un bottino di 47 punti per 56 gol fatti e 28 subiti. L’ultimo di questi, quello siglato alla fine del recupero da una Vigor Carpaneto apparsa assai modesta, è stato fatale per il prosieguo dell’avventura iniziata con grande entusiasmo e prospettive importanti dallo stesso Brando. In mattinata è stato diffuso lo scarno annuncia che ha confermato la decisione di cambiare strada dei vertici biancorossi: “Il Mantova 1911 comunica di aver sollevato l’allenatore Lucio Brando dall’incarico di tecnico della prima squadra. A lui gli auguri per il prosieguo della carriera”.

Una scelta che non rappresenta certo il classico fulmine a ciel sereno, viste le dichiarazione della dirigenza dopo il pareggio di domenica al “Martelli”. La flessione di Altinier e compagni e l’incapacità di far fruttare le indiscutibili potenzialità di un gruppo che nell’ultimo periodo è stato rafforzato anche con gli innesti di Fiumicetti e Anastasia (altre due pedine per un attacco che già può contare sul super trio Scotto-Guccione-Altinier) sono così risultate fatali al cammino intrapreso da mister Brando. Dall’inizio della stagione, in realtà, il vero problema della squadra che pure ha saputo portarsi rapidamente al comando della graduatoria è stato quello delle troppe reti subite.

Un “peccato” nascosto dalla qualità di un attacco in grado di andare in gol con grande regolarità e facilità. Una caratteristica che nelle ultime settimane (si potrebbe parlare di più di un mese a questa parte) è venuta meno, con la conseguenza che anche i punti raccolti in campionato sono diminuiti e il tenacissimo Fiorenzuola, che ad un certo punto era scivolato a sette lunghezze di distanza, è risalito a – 3, con l’ulteriore opportunità di poter contare sul confronto diretto in casa.

L’insieme di tutte queste riflessioni e la volontà di non ripetere in tutto quanto sta accadendo nel girone B alla Pro Sesto, a sua volta giunta al giro di boa con sei punti di vantaggio sul Legnano ed ora riacciuffata dai lilla, hanno indotto i vertici del Mantova ha prendere subito la decisione di cambiare allenatore. In un primo momento si era parlato della gara di domenica in casa del Sasso Marconi come lo scoglio che avrebbe deciso il destino di Lucio Brando, ma questa possibilità non è stata concessa all’ormai ex allenatore biancorosso. Il compito di far tornare a correre a pieni giri il motore di un Mantova che non vuole assolutamente sciupare ancora una volta il sospirato ritorno in serie C non toccherà più a lui.