Serie D, il Mantova non si affida al ripescaggio: ecco sogni e obiettivi

Cresce l’attesa in vista dell’assemblea dei soci

I tifosi baincorossi attendono notizie precise sui progetti della società di viale Te

I tifosi baincorossi attendono notizie precise sui progetti della società di viale Te

Mantova, 10 giugno 2019 - A Mantova cresce l’attesa in vista dell’assemblea dei soci che venerdì 14 giugno sarà chiamata a fornire un quadro più preciso dei progetti del sodalizio biancorosso in vista della nuova stagione. La parola d’ordine, ribadita a più riprese pure dal presidente Ettore Masiello, è quella di mantenere ferma la concentrazione sul prossimo campionato di serie D, senza lasciarsi illudere più di tanto dal sogno-ripescaggio che di tanto in tanto torna a fare capolino. In effetti dopo la sconfitta nella finale play off con la Pro Sesto la formazione virgiliana è precipitata all’indietro nella griglia dei ripescaggi, ma sembra che alcune società che precedono il Mantova abbiano ormai deciso di rinunciare al possibile salto a tavolino tra i professionisti.

Un’eventualità che, viceversa, il Mantova 1911 non disdegna affatto e quindi, pur senza alimentare vane speranze, rimane comunque alla finestra, in attesa che il 24 giugno venga definita meglio la composizione della prossima serie C. Al di là di queste considerazioni (non sono in pochi a definirle “fantasticherie”), il nodo cruciale in casa virgiliana rimane l’assemblea di venerdì che dovrà definire innanzitutto l’assetto societario e i progetti e gli investimenti a cui ciascun socio è disponibile. Una volta precisato a dovere il budget si potrà valutare molto meglio il futuro prossimo del Mantova. Una squadra che deve ancora definire altre due “tessere” fondamentali come la composizione della rosa e la scelta dell’allenatore che avrà il compito di cercare di condurre i biancorossi fino a quella promozione che nella stagione da poco terminata è sembrata divertirsi a svanire sul più bello. In questo senso, mentre sembra vicina l’ufficializzazione della permanenza nel ruolo di direttore sportivo di Emanuele Righi, il discorso tecnico, al momento, richiama l’interesse maggiore. Sembra infatti che la dirigenza abbia proposto a Massimo Morgia un ruolo da direttore tecnico e non più di lavoro quotidiano sul campo. Il mister, che preferirebbe continuare ad allenare, vuole sentire la definitiva proposta del Mantova prima di prendere qualsiasi decisione.

Al momento le offerte non gli mancano, con Chieri in pole-position e Savoia subito a ridosso. Il tutto per una situazione che sembra destinata a condurre al congedo di Morgia dal Mantova, tanto che è già partita la “caccia” al sostituto. In questo momento la situazione è in costante evoluzione, ma sembra che Carmine Parlato (reduce da una stagione a Latina) possa essere in pole-position in una corsa che vede protagonisti anche Giuseppe Angelini, che ha appena condotto il Cesena in C, e Mauro Antonioli, che ha allenato il Reggio Audace. Per quel che riguarda la questione-giocatori, il tutto sembra destinato a rimanere in stand by fino alla definizione dell’allenatore. Sarà ancora fondamentale il filo diretto con il Verona del patron Maurizio Setti, che, appena approdato in serie A, potrebbe mettere a disposizione del Mantova giovani più che interessanti, un’opportunità che sarebbe preziosa in un campionato dove i regolamenti sull’utilizzo obbligatorio dei giovani li rende decisivi. In questo senso sono da definire le posizioni dei giocatori, sia giovani che over, che hanno disputato la stagione appena conclusa (con i biancorossi al secondo posto), mentre per quel che riguarda il possibile arrivo di nuovi elementi si continua a parlare del centrocampista classe 2000 Simone Marani. Ma di questo e tutto il resto sarà chiamata a decidere nei dettagli l’ormai fatidica assemblea dei soci di venerdì 14.