Mantova, la promessa di Noel Gallagher: vi farò ballare in piazza

L'ex Oasis in concerto con i suoi High Flying Byrds

Noel Gallagher

Noel Gallagher

Mantova, 9 luglio 2019 - Il recente EP “Black star dancing” è il bagaglio con cui Noel Gallagher e i suoi High Flying Byrds si offrono in pasto questa sera ai voraci appetiti di piazza Sordello nella cornice di “Mantova Arte e Musica”. Un singolo che, a detta della metà raziocinante della famiglia Gallagher, «riesce a combinare le influenze di David Bowie, INXS, U2, Queen, Indeep e ZZ Top!».

«Forse ultimamente ho guardando troppo trasmissioni come ‘Top of the pops’» ammette. «Comunque è un pezzo che dà dipendenza. E non l’ho detto io ma Nile Rodgers, che quando l’ha sentito s’è messo letteralmente a ballare nello studio di registrazione». Meno positivo il commento su Twitter del fratello Liam Gallagher: fuck off. “Black star dancing” è solo il primo dei tre ep che “The Chief” si dice intenzionato a dare alle stampe entro l’anno. Il secondo sarà, infatti, un pezzo «con un suono molto mancuniano». Noel ha aggiunto: «Riesco a immaginare ragazzi in giacca a vento che annuiscono imbronciati ascoltandolo mentre guardano le Adidas dei compagni chiedendo ‘dove la hai prese queste?’». E tornando sul naufragio dell’epopea Oasis ripete di aver lasciato il fratello «come si lascia una ragazza quando, nonostante gli sforzi, il rapporto non va più ed è meglio darci un taglio». «Potete stare sicuri che per un bel po’ di tempo non si sentirà parlare di Oasis; comunque, siccome tutti in un modo o nell’altro apprezziamo il denaro, fate la vostra offerta».

Della carriera ventennale, o giù di lì, che l’ha portato a vendere oltre 70 milioni di album, Liam segna come apogeo il doppio concerto per 250mila persone di Knewborth nel ‘96 e come ipogeo la funesta serata del 2009 quando, nel retropalco di “Rock en Seine Festival” a Saint Cloud, alle porte di Parigi, l’avventura è finita. Ora non gli resta che il Manchester City e la sua carriera solista, anche se il successore dell’album “Who Built The Moon?” arriverà solo il prossimo anno e potrebbe avere tra gli ospiti l’ex rivale dei Blur Damon Albarn (un pezzo di pane rispetto a Liam, che continua a rovesciargli addosso ogni tipo di contumelia). «Damon avrebbe dovuto suonare già in ‘Who built the moon?’, ma poi non siamo riusciti a far collimare i tempi» ammette. «Mi piace frequentare Damon e i suoi amici. Abbiamo scoperto, infatti, di averne molti in comune e molto cool. L’anno scorsi i due spettacoli dei Gorillaz alla O2 Arena di Londra sono stati super. Certo che se avessi detto al Noel di un tempo che un giorno avrei suonato in un disco con Damon Albarn sarebbe morto dalle risate».