Scandalo hot, Palazzi in Consiglio comunale: "So di essere innocente, non mi dimetto"

ll sindaco di Mantova accusato di aver chiesto favori sessuali alla vicepresidente di un'associazione culturale in cambio di contributi comunali

Mattia Palazzi durante il Consiglio Comunale (Lapresse)

Mattia Palazzi durante il Consiglio Comunale (Lapresse)

Mantova, 29 novembre 2017 - "Scelgo di non dimettermi per un unico motivo: so di essere innocente, una persona e un sindaco onesto". Lo ha detto questa sera il primo cittadino Pd di Mantova, Mattia Palazzi, intervenendo in Consiglio comunale con un breve discorso senza alcun riferimento diretto alla sua vicenda giudiziaria che lo vede indagato per tentata concussione continuata per aver chiesto, secondo l'accusa, favori sessuali alla vicepresidente di un'associazione culturale in cambio di contributi comunali.

"Non parlo del procedimento per rispetto della magistratura e della vita privata delle persone, tutti devono sapere che i processi non si fanno in piazza", ha detto Palazzi il quale ha poi annunciato di aver sostituito l'avvocato Paolo Gianolio con il milanese Giacomo Lunghini "per evitare strumentalizzazioni, visto che Gianolio è presidente della Fondazione università di Mantova", di cui il Comune è socio. Sia quando ha fatto il suo ingresso in aula che alla fine del discorso i consiglieri comunali di maggioranza e gli assessori si sono alzati in piedi per applaudirlo. Sulle comunicazioni del sindaco non c'è stato dibattito: per protesta, dunque, i consiglieri comunali della Lega e quelli dei due gruppi civici, uno di centrosinistra e uno di centrodestra, sono usciti dall'aula, mentre Forza Italia e i Cinque Stelle sono rimasti.