Mantova, una famiglia al gessetto: moglie e marito trionfano agli Oscar dei madonnari

Vincono la Sacra Famiglia e in generale i soggetti religiosi. E vince una famiglia in carne ed ossa

VINCITORI Michela Bogoni (prima classificata)  il marito Federico Pillan (secondo)  e Mariano Bottoli (terzo posto)

VINCITORI Michela Bogoni (prima classificata) il marito Federico Pillan (secondo) e Mariano Bottoli (terzo posto)

mantova, 17 agosto 2018 - Vincono la Sacra Famiglia e in generale i soggetti religiosi. E vince una famiglia in carne ed ossa di madonnari, moglie e marito, che conquistano il primo e il secondo posto al concorso internazionale degli appassionati del gessetto. La sfida si è conclusa davanti al santuario mantovano delle Grazie. «Angelo di Dio che sei il mio custode» è il titolo del lavoro che si è classificato primo nella sezione maestri madonnari. Lo ha realizzato l’artista veronese Michela Bogoni, trionfatrice della 46esima edizione del concorso. La sua opera ha messo d’accordo la giuria popolare e quella di esperti presieduta per il terzo anno dal direttore austriaco della reggia dei Gonzaga, Peter Assmann. Dopo di lei si è classificato il marito Federico Pillan, vincitore dell’edizione dell’anno scorso, con l’opera «San Giovanni Battista». Piazza d’onore, infine, per il monzese Mariano Bottoli, autore del disegno «Il coccodrillo e il mistero di Morte e resurrezione» ispirato al celebre coccodrillo imbalsamato esposto da secoli accanto alle reliquie nel santuario dedicato alla Madonna delle Grazie.

Lo storico concorso del ferragosto mantovano prevede altre due categorie di artisti: tra i «qualificati» ha prevalso la cremonese Michela Vicini, seguita dal sudamericano César Polack Ugarte e da Greta Stellini, giovane madonnara di Samarate, in provincia di Varese. La terza categoria, i madonnari semplici, primo gradino di un’arte antichissima, quest’anno ha sul podio il messicano Ignacio Chavez, seguito dal connazionale Ruben Martinez Arrigua e dalla bergamasca Giulia Monzani. Il palmares è completato da premi speciali del Parco del Mincio (a Chiara Mancini di Roncoferraro, nel Mantovano), e del Rotary (ad Alex Fioratti).

Ieri la serata finale, con i fuochi d’artificio, di questa edizione che ha sfiorato i 150 artisti, arrivati da ogni angolo del mondo per un appuntamento unico nel suo genere. Ci vorrà qualche giorno per fare il bilancio delle presenze di turisti, anche se stand e bancarelle sono apparsi affollato e chiassosi come vuole la pluricentenaria tradizione. In attesa del prossimo bagno di folla tra qualche settimana, quando inizierà il Festivaletteratura, l’altro evento da grandi numeri nel Mantovano.