Mantova Film Fest: tra Apocalypse Now e il diavolo di Pupi Avati

Un festival di opere prime italiane e internazionali

Il regista Pupi Avati

Il regista Pupi Avati

Mantova, 20 agosto 2019 - I capolavori si possono limare, certo solo se hai i diritti per farlo. Per 40 anni Coppola, che lo può fare, ha pensato e ripensato Apocalypse Now, vincitore a Cannes nel 1979, nell’increscioso ex aequo con il dimenticato Il tamburo di latta di Schloendorff. Tra la versione prima (150’) e la versione seconda “Redux” (205’, 2001) ha tirato fuori per il quarantennale una versione che giura definitiva, presentata in Italia al Cinema Ritrovato di Bologna, ora designato al aprire questa sera la 12esima edizione del Mantova Film Festival, diretto da Mimmo Calopresti, che tutti ricordiamo per La seconda volta, La parola amore non esiste.

Bella apertura, ma anche bella la chiusura, con la consegna (il 25 sera) del premio alla carriera a Pupi Avati, che di carriera, e ottima, ne ha proprio un sacco sulle spalle, e non si ferma: giovedì esce il suo nuovo film Il signor diavolo. Ci sentiamo di consigliare l’incontro aperto al pubblico con Pupi condotto da Tatti Sanguinetti, critico e storico del cinema ribaldo e informatissimo (il 25 pomeriggio). Tra i due eventi, un festival di opere prime del cinema italiano già uscite in stagione in concorso, ormai una tradizione, e una sezione invece nuova: le opere prime internazionali. Parliamo di film usciti già in sala, e spesso già premiati, sottoposti però al vaglio di una giuria concentrata sugli esordi di giovani o meno e, soprattutto, a quello del pubblico tra il Cinema Mignon e il Conservatorio Campiani. Tra i titoli della prima sezione: Ride di Valerio Mastandrea, Il corpo della sposa di Valeria Occhipinti, Un giorno all’improvviso di Ciro d’Emilio, Il campione di Leonardo d’Agostini, Il grande salto di Giorgio Tirabassi, In viaggio con Adele di Alessandro Capitan, Il mangiatore di pietre di Nicola Bellucci. Tra i titoli della sezione internazionale, Il Colpevole - The Guilty strepitoso thriller d’azione in tempo reale di Gustav Moller, vincitore del premio del pubblico al Sundance Film Festival, Chesil beach di Dominic Cooke e American Animals di Burt Layton.

Che cosa c’entrano le masterclass, da domani, di chef Rubio, star di cucina e di tv? Nel 2016 l’ecclettico ha fondato la casa di produzione Tumaga, con cui ha prodotto cortometraggi, documentari e videoclip. Tra ricette di tavola e di cinema a Mantova lo chef presenta il suo primo cortometraggio da produttore, Elias, diretto da Brando Bartoleschi. L’edizione di quest’anno è dedicata a Ugo Tognazzi, protagonista della Retrospettiva e del manifesto ufficiale e vicino di casa (nacque a Cremona), occasione per sfilare un po’ di film indimenticabili da rivedere in sala, come Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli, L’immorale di Pietro Germi, La proprietà non è più un furto di Elio Petri e Il fischio al naso, diretto da Tognazzi. Il MantovaFilmFest è un’iniziativa dell’associazione Mantova Film Studio, con il supporto del Comune di Mantova e del Conservatorio Campiani (il programma intero su www.mantovafilmfestival.com).