Truffe da web: dieci denunce nel Mantovano

Dalla falsa polizza al phishing, crescono i reati informatici grazie al boom degli acquisit online. I carabinieri: denunciate sempre

I carabinieri al lavoro

I carabinieri al lavoro

Mantova, 31 marzo 2021 . Dieci persone dneunciate per truffa e frode informatica: è il risultato delle attività delle Stazioni Carabinieri della Compagnia di Mantova. Causa dell’incremento di tali reati, per i carabinieri, le chiusure fisiche dei negozi e le limitazioni negli spostamenti, che hanno fatto aumentare esponenzialmente gli acquisti sul web tramite la moneta elettronica. Le vittime sono tutte residenti nella provincia di Mantova e si sono quindi rivolte alle Stazioni  di Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Curtatone, Roncoferraro, Roverbella e San Giorgio Bigarello per denunciare i singoli episodi.

Il caso più eclatante è capitato a  un 35enne di Porto Mantovano che anziché acquistare, voleva vendere e liberarsi di un compressore. Una volta inserito l’annuncio su una delle piattaforme più famose per la compravendita online, è stato contattato da un utente che, fingendosi interessato all’acquisto, gli ha proposto un “nuovo metodo di pagamento alternativo” invitando l’ignaro venditore a recarsi presso uno sportello bancomat. La vittima quindi, in costante contatto telefonico con il truffatore, ha  imprudentemente seguito tutte le indicazioni fornite disponendo in realtà dei bonifici in uscita sulla carta prepagata del malvivente che, facendo ripetere per ben sei volte l’operazione con la scusa che non fosse mai andata a buon fine, ha sottratto 2.500 euro. Scoperto il raggiro, a nulla sono valse le continue chiamate al malvivente per riottenere la propria somma. Ma i carabinieri hanno individuato e denunciato un 40enne padovano con numerosi precedenti analoghi  alle spalle.

Un residente a Roverbella ha invece scoperto di aver ricevuto un certificato assicurativo falso solo a seguito di un banale incidente stradale. Sperando di riuscire a risparmiare qualche decina di euro sulla polizza Rca, aveva deciso di consultare alcuni portali online per la ricerca del preventivo migliore fornendo numero di telefono e trattamento dei propri dati personali. Ma la polizza da 300 euro era un bluff, messo in atto da una donna napoletana, rintracciata. Incauti acquisti invece per un 49enne di Curtatone e per un residnete  di Bagnolo San Vito. Mentre un ventenne di Curtatone  si è imbattuto addirittura in una coppia di truffatori tirestini, padre e figlio.   

Non mancano poi i casi delle vittime ignare di phishing che si ritrovano nei propri estratti conto delle transazioni finanziarie mai svolte. La vittima, in questo caso di Castelbelforte, dopo aver cliccato inconsapevolmente su un link di una pagina web, ha ricevuto una chiamata da un finto operatore che è riuscito a carpire le password disponendo, praticamente in diretta, dei bonifici a proprio favore.Mille euro  finiti sul conto di una donna napoletana anch’essa denunciata.

I carabinieri ricordano che gli istituti bancari non chiedono mai, di iniziativa, i codici di accesso e di sicurezza per operare sui propri conti correnti. E raccomandano di procedere sempre alla denuncia poiché, anche con indagini  complesse, è quasi sempre possibile risalire agli autori ed evitare altre  trappole.