Mecenatismo e bilanci record, Lubiam sposa arte e business

Mantova, l’opera i “Vortici” di Nagasawa in azienda

L’opera i “Vortici” di Nagasawa

L’opera i “Vortici” di Nagasawa

Mantova, 9 novembre 2017 - E' segnato dall’inconfondibile ‘L’ di Lubiam il progetto che ha consentito di far rimanere a Mantova una delle opere più visitate nell’anno della Capitale della Cultura. Si tratta della scultura ‘Vortici’ che nel 2016 aveva dominato il paesaggio di piazza Castello, all’interno di Palazzo Ducale. La monumentale realizzazione dello scultore giapponese Hidetoshi Nagasawa è stata trasportata nel giardino della prima sede dell’azienda mantovana, nata nel 1911. La Lubiam (che è un acronimo, datato 1939, di ‘Luigi Bianchi Mantova’ dal nome del fondatore) è arrivata a superare in bellezza il secolo di vita, rimanendo sempre un’azienda familiare, e oggi è giunta alla quarta generazione di imprenditori.

I grandi paralellepipedi color acciaio di Nagasawa sono un ulteriore tassello nel rapporto che lega la fabbrica di viale Fiume (300 dipendenti e un fatturato di 50 milioni di euro) al tessuto sociale mantovano. Lo ha spiegato, nel catalogo realizzato per l’installazione (curato da Paolo Tonelli, foto di Luigi Pescasio, Tre Lune Edizioni) l’attuale presidente dell’azienda e nipote del fondatore, Giuliano Bianchi: «Da sempre nella nostra filosofia sono radicati il legame col territorio e l’amore per l’arte». Lo ha ribadito Giulia Bianchi, project manager che ha curato i dettagli dell’operazione: «Dal cortile gonzaghesco l’opera passa in un pezzo, certo più piccolo, della storia mantovana». Il passaggio alla sede storica di Lubiam, davanti all’asilo nido aziendale, è stata avvallato dall’autore. Hidetoshi Nagasawa, arrivato in bicicletta dal Giappone a Milano nel 1967 e ormai naturalizzato lombardo, ha rotto il tradizionale silenzio per approvare la nuova collocazione.

L’occasione è servita a ripercorrere il passato e il presente della griffe mantovana, dalla vocazione per l’arte a quella più strettamente economica. Oggi Lubiam vanta uno showroom in via Ludovico il Moro a Milano e un’altra ventina di sedi prestigiose all’estero, tra le quali una da poco aperta nella hall del Plaza a New York. Il fatturato nel 2016 è cresciuto del 5%, l’export è al 43% in espansione. Il capitolo del mecenatismo, rinvigorito da Giuliano Bianchi e dal fratello Luigi, include tra l’altro il restauro del complesso monumentale di Susano, delle 52 sculture lignee della Basilica delle Grazie e i dieci anni (1972-1982) del premio Lubiam per la pittura con ospiti del calibro di Aligi Sassu, Renato Guttuso, Hans Hartung e Graham Sutherland, fino alla recente collaborazione con il museo Guggehheim di Venezia. E dopo ‘Vortici’ l’intesa strategica con Palazzo Ducale è destinata a proseguire anche nel 2018.