Sabbioneta, padre dà fuoco alla casa e muore il figlio. Il legale: "Nega di averlo fatto"

L'uomo sarà interrogato lunedì mattina nel reparto del servizio psichiatrico dell'ospedale di Cremona

Gianfranco Zani con la ex compagna

Gianfranco Zani con la ex compagna

Sabbioneta (Mantova), 24 novembre 2018 - L'interrogatorio è previsto per lunedì mattina alle 9, nel reparto del servizio psichiatrico dell'ospedale di Cremona, dove è ricoverato da ieri dopo aver manifestato intenzioni suicide, Gianfranco Zani, l'uomo che due giorni fa a Sabbioneta ha incendiato la propria casa nel tentativo di vendicarsi della moglie che lo stava lasciando, provocando la morte del figlio 11enne. Ad interrogare Zani, assistito dall'avvocato Fabrizio Vappina, sarà il gip di Cremona.

"Il mio cliente - ha spiegato il legale - continua a sostenere di non essere stato lui ad appiccare il fuoco alla casa, di non essere entrato e di esser rimasto fuori per seguire i movimenti della moglie. Aspetto di capire cosa sia successo realmente dopo che sarà terminato il lavoro dei Ris. Per ora prendo atto di quanto dice il mio cliente". Zani è stato informato solo alla una di notte, nella caserma della Polstrada di Casalmaggiore, della morte del figlio: "Io non ero presente - ha detto l'avvocato Vappina - Mi hanno riferito che non ci credeva". Quanto alle intenzioni suicide del suo cliente il legale ha confermato che "già tempo fa le aveva manifestate. Questa volta la convocazione per l' interrogatorio è presso il servizio psichiatrico dell'ospedale".