Mantova, fornisce false informazioni su una ragazza scomparsa: denunciata

La 24enne, con vari precedenti per sostituzione di persona e procurato allarme, aveva contattato la madre dopo la puntata di "Chi l'ha visto?"

Chi l'ha visto?

Chi l'ha visto?

Mantova, 8 maggio 2019 - Una ragazza di 24 anni, residente a Mantova, è stata denunciata per i reati di procurato allarme e interruzione di pubblico servizio dalla polizia di Pistoia nell'ambito dell'attività investigativa finalizzata a rintracciare Serena Zicca, anche lei di 24 anni, scomparsa dai Pistoia nei primi giorni del mese di aprile scorso. La giovane mantovana, dopo la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto" andata in onda il 24 aprile, aveva contattato la mamma della ragazza scomparsa, prima attraverso i social network e poi telefonicamente, comunicandole di essere in possesso di notizie importanti sulla scomparsa della figlia. In particolare, aveva affermato di essere stata vicina di casa di Serena e di aver assistito a frequenti liti con il suo compagno straniero, definito persona 'strana e violenta'. Le indagini compiute dalla squadra mobile pistoiese hanno consentito di accertare che la segnalante ha fornito false generalità, che non è mai stata a Pistoia e che risulta con vari precedenti per sostituzione di persona, false dichiarazioni sull'identità o su qualità personali o di altri e procurato allarme presso l'autorità. Pertanto, poichè le notizie diffuse dalla donna hanno amplificato nella madre di Serena lo stato di ansia per le sorti della figlia nonchè risentimento nei confronti del cittadino pakistano che aveva formalizzato la denuncia di scomparsa, ritenuto erroneamente l'autore di asserite violenze nei confronti della scomparsa, la squadra mobile ha denunciato la 24enne mantovana.

La Questura pistoiese ha eseguito una perquisizione a Mantova finalizzata al rinvenimento dell'utenza da cui erano partite le chiamate. La perquisizione, disposta dal pubblico ministero della Procura pistoiese Claudio Curreli, titolare del procedimento, è stata eseguita nella mattinata di ieri dalla squadra mobile di Mantova e havuto esito positivo: è stato infatti rinvenuto il cellulare utilizzato per effettuare le chiamate e la ragazza ha ammesso di essersi inventata tutto.