Veleni e morti al petrolchimico: tutti assolti i manager alla sbarra

La corte d’Appello Brescia, nel secondo processo di secondo grado, ha assolto - perché il fatto non sussiste -nove manager

Dal 1970 al 1989 il polo industriale di Mantova è appartenuto al gruppo Montedison

Dal 1970 al 1989 il polo industriale di Mantova è appartenuto al gruppo Montedison

Mantova, 21 gennaio 2020 - Non ci sono colpevoli. La corte d’Appello Brescia, nel secondo processo di secondo grado, ha assolto - perché il fatto non sussiste -nove manager alla sbarra per la morte di undici operai, accertati in primo grado, del grande petrolchimico di Mantova. Fra il 1970 e il 1989 il grande polo è stato di proprietà della Montedison. I decessi - secondo la Procura - erano legati a patologie connesse all’amianto e in un caso alla leucemia. La prima sentenza del tribunale di Mantova è dell’ottobre 2014, quando erano state inflitte condanne da 2 anni e 4 mesi a 8 e 10 mesi per dieci dei dodici imputati per i reati di omicidio colposo plurimo aggravato, lesioni colpose e omessa prevenzione di infortunio.

Nel novembre del 2017 la Cassazione aveva annullato la precedente sentenza d’Appello al termine della quale il reato di omicidio colposo per il caso di leucemia era caduto in prescrizione e tutte le condanne erano state dimezzate. La Cassazione aveva rimandato il caso di nuovo in appello a Brescia, perché rivalutasse il nesso fra i decessi e le responsabilità e ricalcolasse i risarcimenti. Nel frattempo, un imputato è morto e gli altri sono stati assolti. Revocati anche i risarcimenti provvisori alle famiglie decisi in primo grado.