Bagnolo San Vito, le sabbie del Po come la Dakar: fermata gara abusiva di jeep

Appassionati di fuoristrada avevano tracciato una pista a ridosso di siti protetti: tutti multati dai carabinieri forestali

L'intervento dei carabinieri forestali alla gara abusiva di jeep

L'intervento dei carabinieri forestali alla gara abusiva di jeep

Bagnolo San Vito (Mantova), 12 luglio 2019 - Le spiagge del Po come le piste della Dakar. Avevano tracciato un circuito sulle sponde sabbiose emerse dalla secca del fiume, una serie di paletti delimitavano le curve e tutto era pronto per dare il via a una gara off road organizzata da un gruppo di appassionati di fuoristrada. Ma prima della partenza i motori di una decina di jeep e suv sono stati fatti spegnere dai carabinieri forestali di Mantova,  impegnati lungo le rive del Po in servizi di prevenzione dei siti protetti Natura 2000.

L'episodio è accaduto in un'area golenale nel territorio del comune di Bagnolo San Vito, frazione di San Nicolò, a ridosso della Zps Viadana (Zona di protezione speciale), verso Ostiglia, dove una decina proprietari di fuoristrada veronesi si erano dati appuntamento per fare una competizione sulla sabbia senza rendersi conto di essere in un'area di intresse ambientale e sotto tutela dalle norme regionali. I carabinieri forestali hanno comminato a ciascuno dei partecipanti una sanzione amministrativa di 400 euro e alla comitava è andata pure bene così perché avrebbero rischiato multe ben più pesanti, oltre a una denuncia penale, se solo avessero organizzato le loro evoluzioni con le jeep poco più avanti. I militari hanno verificato che il circuito sulla sabbia è arrivato a ridosso di uno dei 250 siti naturalistici protetti della rete Natura 2000 di Regione Lombardia, senza però comprometterlo. 

Le scorribande di moto fuoristrada, quad o jeep sui sabbioni e le rive del Po non sono rare ma sono altrettanto frequenti le segnalazioni ricevute dai carabinieri forestali da parte di appassionati di natura, studiosi o persone che fanno passeggiate lungo il fiume che permettono di organizzare interventi nelle riserve che costeggiano la Zps Viadana fino alla provincia di Cremona. A questi si aggiungono raduni di giovani e rave organizzati all’ interno di aree protette come l’ultimo avvenuto a Serravalle Po. L’azione dei carabinieri forestali si colloca in un piano più ampio di intensificazione della sorveglianza sulla rete dei siti Natura 2000, finanziato da un progetto Life dell’Unione europea, denominato Gestire e applicato dalla regione con diversi partners pubblici e privati allo scopo di rendere più efficaci la protezione del territorio lombardo.