Coronavirus, plasma iperimmune: Mantova fa scuola in Albania

Ponte di solidarietà per unire le forze contro il virus

Il plasma iperimmune (Imagoeconomica)

Il plasma iperimmune (Imagoeconomica)

Manrova, 28 settembre 2020 - Ponte Italia-Albania per unire le forze contro Covid-19. L'Asst di Mantova annuncia che la terapia con plasma iperimmune, tecnica che all'ospedale Carlo Poma di Mantova e al Policlinico San Matteo di Pavia ha trovato "la prima, coraggiosa applicazione, dopo essere stata adottata dagli Stati Uniti varca anche l'Adriatico" grazie a Massimo Franchini e Giuseppe De Donno, direttori rispettivamente del Servizio trasfusionale e della Pneumologia del 'Poma'. I due medici - riferisce l'azienda socio sanitaria territoriale in una nota - si sono collegati in videoconferenza con la vice ministra della Salute albanese Mira Rakacolli, medico neurologo e decano della Facoltà di Medicina, e il direttore del gabinetto del ministero della Diaspora, Ada Ilia. Presente anche Petrit Kozeli, albanese in Italia, che proprio per il suo impegno nel favorire l'amicizia fra i due Paesi è stato insignito sia del titolo di ambasciatore della Nazione da parte albanese sia dell'onorificenza di cavaliere ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, oltre a quella di commendatore della Santa Sede. Franchini e De Donno hanno risposto così alla preoccupazione di Petrit di fronte all'aumento del numero dei contagiati Covid-19 in Albania. Durante il collegamento la vice ministra albanese ha spiegato che in Albania già si usa il plasma dei guariti da Sars-CoV-2, ma ha voluto ascoltare dalla voce dei due esperti mantovani i dettagli della loro metodica e alla fine ha chiesto di poter visionare il protocollo mantovano.